
ll corpo di Franca Ludwig trovato all’alba. Uccisa con una pietra o da un camion. I due misteri custoditi dal bosco
Firenze, 4 luglio 2025 – Tra le ville del versante di Monte Morello che sovrasta Montorsoli, frazione di Vaglia, regnano silenzio e stupore. Sulla cassetta postale di un terratetto lussureggiante – sul cui portico penzola una bandiera del Calcio storico –, il nome di Franka Ludwig è scritto con il bianchetto, con grafia incerta.
La donna tedesca di 52 anni, trovata senza vita mercoledì mattina sul ciglio della strada sterrata che porta verso il Monte Falterona, nella zona della fonte del Borbotto a Castagno d’Andrea (San Godenzo), viveva lì con il compagno – che sembrerebbe lavorare nel settore dell’home restaurant – e l’anziana madre di lui. Non è chiaro se la donna abitasse stabilmente o solo per determinati periodi in quell’abitazione, ciò che è certo invece è che lì (oltre al nome sul campanello) aveva la sua residenza regolarmente registrata all’anagrafe.
Tuttavia, nessuno si ricorda di Franka. Nessuno sa spiegare cosa facesse lì, in quel ’villaggio’ d’élite che mette il cappello a Firenze, dove tutti si conoscono e interagiscono. La donna, stando a quanto emerge, era residente nel Comune di Vaglia da inizio 2025 ed era madre di un bambino di sei mesi. Mentre in passato avrebbe lavorato come estetista/parrucchiera in Germania.
“È una notizia che ci lascia senza parole”, spiegano alcuni residenti storici, vicini della coppia. “Conosciamo il compagno – continuano –, vive in affitto in quella casa da circa due anni, ma non sappiamo molto di più”. Stando a quanto trapela da ambienti investigativi, il rapporto con alcuni vicini non sarebbe stato idilliaco, e in alcuni episodi sarebbero intervenuti i carabinieri per questioni di decibel.
Perché Ludwig si trovava in Italia? Che lavoro faceva? Aveva degli amici? Sono tutti tasselli che gli inquirenti stanno cercando di collocare nel complesso quadro della vicenda. Anche per cercare di stringere il cerchio sulle presunte due persone che sarebbero state in compagnia della donna prima delle sua morte. Negli elementi passati al vaglio, anche un’attività di ristorazione aperta nel 2020 a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, di cui Ludwig sarebbe stata proprietaria e che il compagno avrebbe gestito.
Poco più in basso, nei punti di ritrovo più battuti dai residenti di Montorsoli e Pratolino, la storia non cambia. Il nome di Franca Ludwig non dice niente a nessun. “Da qui non è mai passata”, ci spiega uno dei ristoratori storici. “Qui di stranieri, soprattutto nell’interno – continua –, ce ne sono tanti, ma difficilmente scendono in paese”.
In fase di ricostruzione anche le ultime 24 ore della donna e i suoi spostamenti. Il tragitto dalla sua abitazione ai boschi di Castagno d’Andrea dove è stata rinvenuta dista più di 60 chilometri e in auto si impiega almeno un’ora e un quarto. Rimane quindi da capire se si è mossa in autotomia, oppure è stata accompagnata fin lassù da qualcuno di sua conoscenza. Oppure, un’altra ipotesi che al momento non viene esclusa, e che la donna – forse non da sola – avesse preso in affitto una b&b nella zona del Mugello per essere più vicino ai percorsi da trekking.
Sul giallo del Borbotto rimangono quindi tanti interrogativi senza risposta. Il corpo di Ludwig è stata trovato riverso a terra e sanguinante, con profonde ferite alla testa e su tutto il corpo. La procura di Firenze indaga per omicidio, e l’alone di mistero sul caso cresce a ogni ora che passa. Chiave saranno anche le testimonianze dei residenti della zona di Castagno d’Andrea, e dei fungaioli che frequentano quell’area. Intanto, gli inquirenti stanno cercando di mettersi in contatto con la famiglia della vittima, che qui in Italia non sembra avesse contatti.
Avvisare i familiari serve anche per procedere con l’autopsia sul corpo. Considerata fondamentale: l’esame medico legale dovrà infatti definire come - e da cosa - abbia ricevuto le lesioni mortali alla testa. Inquadrare la dinamica che ha provocato la morte della donna può infatti dare una svolta alle indagini e incanalare i prossimi accertamenti sulla giusta traiettoria. Non rimane quindi che attendere