di Giovanni Bogani
LUCCA
Sarà Kevin Spacey l’ospite eccezionale del Lucca Film Festival, che si svolgerà dal 20 al 28 settembre nella città toscana, con la direzione artistica di Nicola Borrelli.
Due Oscar vinti, per le sue interpretazioni eleganti, sfaccettate, ambigue, complesse. L’attore più interessante della sua generazione, il più capace di interpretare la complessità dell’essere umano. Lo scoprimmo nel 1995 con I soliti sospetti, un thriller/mosaico, un puzzle che lo spettatore aveva il compito di ricomporre, e che lo portò al primo Oscar come miglior attore non protagonista. Ci ha sconvolto in S7ven, con la voce morbida, serial killer nichilista e diabolico. Lo abbiamo visto cercare una nuova fiamma di amore e di sesso, in piena crisi di mezza età, in American Beauty, che gli ha fruttato il secondo Oscar, nel 1999. E lo abbiamo ammirato, politico spregiudicato, nel fenomeno globale House of Cards.
A Lucca, Spacey presenterà sabato 20 al cinema Astra di Lucca, in anteprima mondiale, il suo nuovo film, 1780 di Dustin Fairbanks. È un thriller storico, ambientato nelle foreste della Pennsylvania durante la guerra d’indipendenza americana. Racconta la lotta per la sopravvivenza di un militare ferito, di un cacciatore e di suo figlio. Il militare si trova a dover affrontare l’arrivo imminente dei soldati britannici.
Per Kevin Spacey, è un nuovo passo di una lenta rinascita personale e professionale, dopo gli anni difficili dell’isolamento. Un isolamento seguito alle accuse che erano state mosse, contro di lui, nel 2017, all’inizio del #MeToo. Accuse decadute, nei tribunali del Regno Unito e degli Stati Uniti. Ma, ugualmente, uno degli attori più prestigiosi al mondo era diventato, di colpo, un invisibile. Qualcuno a cui Hollywood ha voltato le spalle.
Adesso, finalmente, qualcosa è cambiato. E Spacey sta riprendendo la sua carriera con progetti come The Contract, film italiano, girato fra Roma e Frascati, interpretato anche da Eric Roberts, il fratello di Julia, e con Peter Five Eight, un thriller interpretato insieme a Rebecca De Mornay. 1780 verrà accompagnato anche dal regista, Dustin Fairbanks. Spacey sarà anche protagonista di una masterclass, domenica 21 settembre, alle 18 al cinema Astra, dopo la proiezione del film I soliti sospetti. Spacey parlerà di tutta la sua carriera, in un incontro di circa un’ora.
Fra gli altri ospiti del festival, il regista Gianni Amelio – Leone d’oro a Venezia per Così ridevano – riceverà sul palco del festival il premio alla carriera e terrà una masterclass. Michele Riondino, attore e regista, riceverà il Golden Panther award e presenterà il film La valle dei sorrisi, di cui è protagonista. Il regista Pietro Marcello sarà omaggiato con una serata speciale in cui sarà proiettato il suo film Duse. In anteprima italiana verrà proiettato il 22 settembre il film d’esordio alla regia di Scarlett Johansson, Eleanor the Great.
E il 27 settembre sarà di scena, a Lucca, Effetto cinema. Una serata in cui il centro della città si trasformerà in un palcoscenico di evocazioni, con 17 compagnie di danza e teatro in giro per le strade a compiere performance legate ai grandi cult del cinema. Nel manifesto dell’edizione di quest’anno, firmato da Francesco Giani, al centro è la figura di Eleonora Duse, omaggiata nel film di Pietro Marcello Duse. Il festival prende vita con il contributo della fondazione Cassa di risparmio di Lucca, e con il sostegno della Regione Toscana.