Inaugurato all’ospedale di Borgo San Lorenzo il cantiere per la costruzione della nuova palazzina, in collegamento con l’edificio esistente, destinata ad accogliere nel seminterrato il centro trasfusionale, i locali tecnici e della sterilizzazione; al piano terreno l’accoglienza e il CUP e al primo piano il blocco operatorio. Per l’occasione sono intervenuti il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore regionale Simone Bezzini, il direttore generale Asl Toscana Centro Valerio Mari, la direttrice dell’ospedale del Mugello Claudia Capanni, il sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente della Società della Salute Mugello Leonardo Romagnoli e la Consigliera regionale Fiammetta Capirossi. Attualmente, nel cantiere dell’ospedale sono in corso anche lavori di realizzazione delle nuove centrali tecnologiche, le centrali gas medicinali, antincendio e idrica, propedeutici per l’adeguamento sismico.
La mattinata è stata occasione per fare il punto sui lavori di ristrutturazione e ampliamento e adeguamento sismico dell’ospedale: previsti in 60 mesi e suddivisi in 10 fasi operatorie. Progetto diviso in due stralci funzionali: al momento in attuazione c’è il primo stralcio per il quale l’investimento complessivo è di oltre 45 milioni e mezzo, coperti per la maggior parte da risorse regionali e in parte aziendali. "L’ospedale di Borgo - ha affermato Eugenio Giani - assume un significato simbolico importantante. Date le caratteristiche sismiche del territorio - ha aggiunto - non poteva che trattarsi di una ristrutturazione fondata sull’antisismica: gli isolatori, in caso di terremoto, riusciranno a garantire elasticità, tutelando le strutture portanti".
"Parallelamente ai lavori della nuova palazzina – ha dichiarato Valerio Mari - stiamo portando avanti, senza interrompere i servizi ospedalieri, il rifacimento delle due sale operatorie, mantenendo attiva la sala parto e completando l’impiego delle risorse previste dal decreto legge, che contempla l’incremento dei posti letto per le terapie intensive". Annunciati anche, per settembre, lavori per dotare il pronto soccorso di un’area semi intensiva. Si è fatto il punto sulla costruzione della vicina Casa di comunità, accanto al poliambulatorio in viale della Resistenza. Qui il cantiere, partito lo scorso anno, è al 45%, darà vita all’ospedale di Comunità: 10 posti letto per pazienti dimessi dal ricovero ospedaliero e che necessitano di cure intermedie. Il sindaco Romagnoli ha colto l’occasione per chiedere conto a Bezzini dell’invito ad un incontro pubblico sul tema della macchina per la risonanza magnetica. "Condivideremo una data per fare questo confronto".