
Inaugurata ieri l’area nel Dipartimento di emergenza urgenza. Ospita 26 posti letto, sarà utilizzata ora durante i lavori nei reparti. Il dg Barretta: "Permetterà di trasferire le altre 4 aree in ristrutturazione". .
"Insieme all’edificazione del lotto volano, che procede e dovrà terminare entro dicembre 2026 e che accoglierà degenze, sale operatorie e diagnostica per immagini, l’altro setting fondamentale alla realizzazione degli interventi del masterplan (da circa 200 milioni di euro) è la nuova area di terapia intensiva", così il direttore generale Antonio Barretta spiega la realizzazioone e inaugurazione ieri della nuova area allestita nel Dipartimento di Emergenza Urgenza.
La nuova terapia intensiva è stata realizzata al piano -3 del lotto DEA, laddove era l’area Covid - rianimazione e malattie respiratorie – e rientra tra gli interventi di riorganizzazione della rete ospedaliera per potenziare la capacità del sistema sanitario di rispondere a future crisi pandemiche. L’area verrà ora utilizzata come ’volano’ per le ristrutturazioni delle 4 aree intensive oggi presenti nell’ospedale: la prima ad andare ’sotto i ferri’ e trovare momentaneamente posto qui sarà la terapia intensiva cardio-toraco-vascolare diretta dal professor Federico Franchi.
In quest’ottica, è stata realizzata un’area intensiva di 26 posti letto complessivi, suddivisibile in 2 setting di terapia intensiva da 10 e 8 posti letto, e un ulteriore setting di sub-intensiva da 8 posti letto. La caratteristica peculiare di questi setting è che sono stati concepiti da ogni punto di vista (strutturale, impiantistico e tecnologico) per essere utilizzati con il massimo della flessibilità sulla base della caratteristiche dei pazienti: i singoli setting possono essere utilizzati sia come un corpo unico che in maniera completamente indipendente gli uni dagli altri, e possono funzionare sia in pressione positiva che negativa, consentendo quindi di modularne la destinazione d’uso sulla base delle esigenze e delle patologie dei pazienti che vi devono essere ricoverati. Il quadro economico complessivo dell’intervento ammonta a 7,7 milioni di euro, di cui circa 5.1 milioni di lavori e 2.6 milioni per tecnologie e attrezzature.
Al taglio del nastro, insieme ai professionisti delle Scotte, al rettore Roberto Di Pietra, al presidente di FMps Carlo Rossi e alle consigliere regionali Anna Paris e Elena Rosignoli, hanno partecipato il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore Simone Bezzini. "La qualità di un servizio sanitario pubblico universalistico si difende nel tempo, con investimenti e risorse adeguate – dice il governatore Giani – . È quello che stiamo facendo sui nosocomi della Toscana e Le Scotte sono uno di questi. Investiamo sulle nuove tecnologie e sugli spazi". "I nuovi interventi rappresentano un passo avanti significativo nel piano complessivo di riqualificazione strutturale e tecnologica dell’AouS – aggiunge l’assessore regionale Bezzini –. Oggi si aggiunge un tassello importante: 26 posti di intensiva e subintensiva che saranno funzionali ad un intervento più ampio su tutte le terapie intensive, senza interrompere l’attività quotidiana".
"Nel percorso tracciato dal masterplan – sottolinea ancora il dg Antono Barretta – è fondamentale la costante collaborazione delle istituzioni che ci supportano insieme al grande lavoro portato avanti dal nostro Dipartimento Tecnico. Un doveroso ringraziamento va alla Regione Toscana per il costante sostegno e le risorse messe a disposizione".
Paola Tomassoni