
Il gattino randagio adottato dal Gamps, il museo di paleontologia di Scandicci. E’ stato. chiamato Charlie
I volontari del Gamps l’hanno visto arrivare una mattina davanti al museo. Era un gattino randagio, che aveva scelto il gradino di accesso alla struttura come la sua nuova casa. A quel punto il micio è stato adottato e oggi passa le sue giornate su quello scalino, a farsi accarezzare dai visitatori, a prendere crocchette e altro cibo che i volontari dell’associazione non mancano di dargli. Lo hanno chiamato Charlie, ed è fotografato quasi quanto la balena fossile che fa bella mostra di sé nella sala principale del museo di paleontologia di Scandicci.
"E’ lui che ha scelto noi – ha detto il presidente del Gamps, Simone Casati – e subito ci ha fatto venire in mente una storia simile, ovvero la storia di Mike, il gattino che faceva parte dello staff del British Museum a inizi del Novecento. Nel 1908, apparve ai cancelli del museo londinese. Tornò ogni giorno, sedendosi pazientemente come se aspettasse un impiego. Alla fine, una guardia di nome Henry decise di adottarlo integrandolo nello staff del museo. Alla morte di Mike nel 1929, il personale pubblicò persino un necrologio ufficiale sulla rivista del museo. Mike fu sepolto all’interno del British Museum, con un piccolo memoriale, affinché il suo nome e la sua eredità rimanessero per sempre parte della storia dell’istituzione".