STEFANO BROGIONI
Cronaca

L’operazione dei vigili. Un blitz in via delle Gore. Sigilli al villaggio abusivo

Camper, roulotte, macchine di dubbia provenienza e anche un tesoro di banconote in contanti: da lunedì mattina è iniziata la liberazione dell’area.

La polizia municipale durante l’operazione contro l’insediamento abusivo di via delle Gore, a Rifredi

La polizia municipale durante l’operazione contro l’insediamento abusivo di via delle Gore, a Rifredi

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Da parcheggio a campeggio il passo è breve. Ma soprattutto, quell’insediamento oltre che abusivo, potrebbe nascondere molto altro: cioè una sacca di illegalità vicino al cuore pulsante del quartiere residenziale di Rifredi e a un tiro di schioppo dalla cittadella sanitaria di Careggi.

Siamo in via delle Gore: qui, un’area di parcheggio che confina con i giardini dove tanti cittadini passeggiano o fanno scorazzare il proprio cane, era diventato un ’paesello’ di camper, roulotte, macchine di dubbia provenienza.

La polizia municipale ci sta lavorando dalle prime luce dell’alba di lunedì mattina dopo diverse segnalazioni, anche del vertice del Quartiere 5. Un lavoro che si è rivelato più lungo del previsto proprio perché c’è il sospetto che gli “inquilini“ di via delle Gore abbiano scelto quell’area come base per altri loschi traffici.

Tra macchine sottoposte a sequestro e altre verifiche, è spuntato ad esempio un tesoro di quasi ventimila euro in contanti, la cui provenienza è quanto meno sospetta.

Dunque, dopo la ’liberazione’ del’area, adesso vanno avanti le indagini sui soggetti che la occupavano.

Intanto, però, i residenti possono tirare un sospiro di sollievo e tornare sereni a far correre i loro cani .

Rifredi e Careggi non stanno infatti attraversando un gran periodo. La morsa del degrado sta infatti attanagliando diversi angoli di questa zona, dove la microcriminalità ha allungato i suoi tentacoli.

L’episodio più grave, accaduto proprio nella stessa via delle Gore, nella sua parte iniziale più vicina all’abitato e all’ospedale, fu senza dubbio l’omicidio di un pusher marocchino e il tentato omicidio di suo fratello, anch’egli spacciatore.

Il movente del delitto, per il quale sono stati condannati altri due nordafricani, fu proprio il controllo della piazza di spaccio, evidentemente tanto fiorente da valere una sanguinosa resa di conti.

Droga pericolosa non soltanto per chi ne è dipendente, ma perfino per i cani. Sovente, infatti, gli spacciatori nascondono le dosi fra le piante o scavando buche nei parchi frequentati da bambini e cani.

Emblematico fu il caso del quattrozampe che, frequentando il giardino di via Locchi andò in overdose dopo aver ingerito un pacchetto che conteneva dello stupefacente.

A quello spiacevole episodio avvebuto lo scorso inverno, seguì una massiccia “ripulita“ dell’antidegrado della Municipale.

Infine, tanto per restare ai mali del quartiere, preoccupa la situazione del Sodo, con l’ex falegnameria Fabbrani occupata non da chi non ha un tetto, ma chi campa di espedienti illeciti.