
Ieri l’ultimo saluto. del forno Chiarugi ai propri clienti (FotocronacheGermogli)
Scandicci, 17 luglio 2025 – "In questo momento voglio solo ringraziare i nostri clienti". Chiude un pezzo di storia di Scandicci. Da sabato il forno Chiarugi ha abbassato la saracinesca; ieri pomeriggio l’ultimo saluto alle persone che in questi anni hanno avuto il negozio e la famiglia Chiarugi come punto di riferimento nella spesa quotidiana. Il forno è uno degli esercizi storici di Scandicci. Aperto nel 1959 da Renato Chiarugi prima come solo laboratorio di panificazione, poco tempo dopo anche come fornaio.
"Insieme a mio nonno – racconta Andrea, terza generazione dei Chiarugi a lavorare all’impresa di famiglia – presto arrivò anche mia nonna Mirena, che stava al pubblico. Allora la bottega era in Bessi. La strada era stretta, e si formavano lunghe code degli scandiccesi che arrivavano per il pane. Nel 1977 a dare manforte a mio nonno, erano arrivati anche mio padre Paolo, con la mamma Sandra. Io invece ho cominciato nel 1999; nel 2008, ma solo per due anni, perché poi ha deciso di prendere altre strade, c’è stato anche mio fratello Matteo".
Nel 2010 la decisione di aprire il punto vendita in piazza Cioppi, mantenendo sempre il laboratorio in via Bessi. "Nel tempo – ha detto ancora Andrea – l’asse commerciale si è spostato verso piazza Resistenza, la pandemia ha tagliato ancora di più le presenze delle persone. I miei vanno in pensione, i miei figli non sono in età da lavoro e da solo non riuscirei a reggere; non è possibile neanche pensare a dei dipendenti perché i costi sarebbero troppo alti. Abbiamo provato a vendere l’attività ma non c’era nessuno interessato. Del resto su cinque forni aperti qui nella zona, quattro con noi hanno sospeso l’attività. Era difficile vedere prospettive". Il forno chiuderà; il fondo di piazza Cioppi era in affitto, quindi non si sa attualmente chi si presenterà per rientrare. La famiglia Chiarugi ha salutato ieri con una festa; erano presenti anche i rappresentanti delle istituzioni, il vicesindaco, Yuna Kashi Zadeh, il consigliere regionale, Fausto Merlotti.
"Il commercio di vicinato – ha detto il presidente di Confesercenti Scandicci, Daniele Spinelli – è un patrimonio di questa città. E dispiace quando un negozio storico chiude i battenti perché si impoverisce anche il tessuto economico cittadino. Siamo dispiaciuti per la chiusura del forno Chiarugi. Nel tempo ci sono state cessioni o trasformazioni nella gestione degli esercizi di tradizione a Scandicci, ma non abbiamo registrato chiusure di attività così conosciute e note. Una circostanza che, stante la non criticità del commercio cittadino, deve comunque indurre a una riflessione non solo le categorie ma anche le istituzioni su come meglio sostenere gli esercenti che operano sul territorio".