LISA CIARDI
Cronaca

Lavori alla rampa, un nuovo stop. Cronoprogramma da rivedere

Cantiere fermo, il motivo sarebbe legato all’ordinanza regionale per il caldo. Annullato il divieto di sosta

Il cantiere ieri non è partito, nuovo stop per l’ultima fase dei lavori alla rampa che da via di Sotto porterà al ponte sull’Arno (fotoGermogli)

Il cantiere ieri non è partito, nuovo stop per l’ultima fase dei lavori alla rampa che da via di Sotto porterà al ponte sull’Arno (fotoGermogli)

I cartelli indicavano il divieto di sosta da ieri fino al prossimo 20 luglio, proprio per permettere l’ultima fase dei lavori. Ma, ieri mattina, nessun operaio si è presentato al cantiere, fra le proteste e le polemiche dei residenti della zona. Continua a procedere a singhiozzo l’intervento di realizzazione della nuova rampa che, da via di Sotto, dovrebbe in futuro permettere l’accesso diretto al ponte sull’Arno, lato Lastra a Signa, in modo da fluidificare il traffico. Alla fine, dopo vari tentativi di capire i motivi dell’assenza, ieri è emerso che sarebbero legati alla recente ordinanza firmata dal presidente della Regione, Eugenio Giani, che vieta, fino al 31 agosto "il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16" in particolare "qualora, nonostante l’adozione di specifiche misure di prevenzione lo stress da calore comporti rischi rilevanti per la salute del lavoratore".

Proprio a seguito di questo atto, infatti, l’azienda avrebbe ritenuto di non poter rispettare l’organizzazione dei cantieri che si era data. Risultato: per ora i lavori non ripartono, il divieto di sosta è decaduto, i cartelli sono stati tolti e il Comune cercherà di definire nei prossimi giorni un nuovo cronoprogramma con l’azienda in questione. Di certo si aggiunge un altro ritardo a una serie di problemi che si trascinano da tempo.

Iniziati nel 2021, i lavori per la rampa furono bloccati dalla scoperta di una tubatura del gas (due volte rotta dalle trivelle) in un punto diverso da quanto indicato nelle carte. Proprio quel problema generò un primo rinvio, al quale si intrecciò, nel 2022, l’aumento dei prezzi di materiali ed energia. La ditta vincitrice dell’appalto chiese così di rivedere i costi e sospese i lavori. Il Comune definì un nuovo quadro economico passando da 1.465.000 a 1.800.000 euro, ma la ditta non lo accettò.

Da allora sono stati necessari numerosi pareri legali per arrivare, a giugno 2023, a un accordo transattivo per concludere i lavori entro dicembre 2023. Ma gli interventi hanno continuato a procedere a singhiozzo. Anche in questo 2025 ci sono state varie ripartenze (incluse le recenti prove di carico) e successivi stop. Resta da capire quando i lavori potranno nuovamente riprendere, si spera per concludersi una volta per tutte.