SANDRA NISTRI
Cronaca

La sala studio travolta dal fango: "Ripartire è difficile, ci serve aiuto"

Il Parsifal è chiuso dall’alluvione del marzo scorso. A novembre un concerto per raccogliere fondi .

Parsifal, la sala prove e studio di registrazione di via della Tonietta a Sesto Fiorentino completamente sommerso dall’acqua

Parsifal, la sala prove e studio di registrazione di via della Tonietta a Sesto Fiorentino completamente sommerso dall’acqua

di Sandra NistriL’obiettivo dichiarato è di poter riprendere l’attività con il nuovo anno. Magari proprio da gennaio, con qualche mese di ritardo rispetto alla previsione annunciata nella scorsa primavera. Impresa, però, non facile perché al Parsifal, la sala prove e studio di registrazione di via della Tonietta a Sesto Fiorentino completamente sommerso dall’acqua durante la paurosa esondazione del torrente Rimaggio nel marzo scorso, le cose da fare sono ancora tante. E molto onerose dal punto di vista economico: "Abbiamo concluso tutte le fasi di pulizia e di smaltimento dei fanghi e dei rifiuti che sono, fra l’altro, rifiuti speciali – dice il titolare Carlo Barducci – e poi sono stati smantellati tutti i box con un lavoro che è stato davvero gravoso. Ora dovrebbe scattare il momento della ricostruzione ma ci sono diverse difficoltà perché la stima dei danni è molto alta e occorreranno almeno 120-150mila euro per poter ricostruire i box. Senza contare che poi dovranno essere acquistati nuovamente tutti gli strumenti musicali che sono andati distrutti nel fango". Un impegno grande che sicuramente non potrà essere coperto solo dal Parsifal: "Dovrò sicuramente prendere un mutuo per ripartire – continua Barducci – ma non potrà essere sufficiente. Per fortuna con la raccolta fondi attivata subito dopo l’alluvione sono stati incamerati 25mila euro circa: poi abbiamo chiesto contributi a diversi enti, alla Regione tra l’altro e speriamo anche in un sostegno del Comune di Sesto Fiorentino, per poter arrivare a garantire una certa liquidità. Certo non sarà semplice ma abbiamo già individuato la ditta che dovrà effettuare gli interventi che, comprendendo la situazione, ha cercato di venirci incontro. Fra l’altro, oltre ai danni molto gravi subiti dal Parsifal, dobbiamo tenere conto del fatto che dal marzo scorso non stiamo lavorando, né con la Sala prove né con la Scuola di musica, quindi non ci sono redditi ed è durissima". Un aiuto potrebbe arrivare da un concerto, che potrebbe essere realizzato nel prossimo novembre, cui dovrebbero prendere parte alcuni dei tanti artisti che al Parsifal hanno provato e inciso i loro dischi, fra loro Piero Pelù e la Bandabardò, e che nei drammatici giorni dell’alluvione hanno dato una mano spalando il fango: "Ci piacerebbe – conclude – che questo concerto potesse essere un’occasione soprattutto per ringraziare tutti quelli, e sono stati tanti, si sono impegnati per aiutarci".