SERENA CONVERTINO
Cronaca

"Evento estremo senza allerta". Ghinelli e giunta al contrattacco. Il Pd tuona: "Basta, andatevene"

Dopo il nubifragio sale lo scontro: gli assessori Sacchetti e Casi rivendicano gli interventi fatti e in agenda. Nuove opere e vecchi problemi: "Presto interventi anche sul Baldaccio". Il duro attacco dell’opposizione .

I volontari de La Racchetta hanno lavorato a lungo insieme ai vigili del fuoco

I volontari de La Racchetta hanno lavorato a lungo insieme ai vigili del fuoco

di Serena Convertino

AREZZO

Un muro d’acqua e novanta minuti per piegare la zona sud-ovest di Arezzo. Tortaia, Olmo, Pescaiola, Ristradelle, Chiani e i quartieri attorno a San Donato e Baldaccio finiscono sotto rovesci e raffiche di vento: sottopassi invasi, cantine allagate, rami e alberi a terra. Il punto più critico è via Fratelli Lebole: un auto rimane intrappolata nell’acqua, una frana proprio accanto, sulla scarpata. La conta dei danni arriva dopo una notte di lavoro. "La natura di questi eventi – spiega l’assessore al ciclo delle acque Marco Sacchetti – ha una buona dose di imprevedibilità. Ieri non era stata diramata alcuna allerta meteo, eppure ci siamo trovati davanti a un fenomeno fortemente localizzato e di intensità eccezionale. Dai pluviometri ufficiali, posizionati nella parte est della città, non si sono registrati valori significativi. Ma quelli non ufficiali collocati a sud-ovest hanno rilevato fino a 60 millimetri di pioggia in un’ora e mezza: dati importanti, confermati anche dai video girati dai cittadini". Il quadro è chiaro: il sistema fognario va in crisi non per l’esondazione di torrenti, ma per eventi brevi e molto violenti. "Alle 20.30 abbiamo attivato la procedura intermedia con il nulla osta della Regione per schierare le squadre di protezione civile – prosegue Sacchetti –. Il nostro obiettivo era innanzitutto salvaguardare la vita umana, evitare intrappolamenti nei sottopassi. L’emergenza è stata chiusa alle due di notte, con 13 interventi della protezione civile a supporto dei vigili del fuoco e dei cittadini. Stamattina siamo partiti con la pulizia dei sottopassi e lo sgombro dei parcheggi allagati".

Senza un’allerta preventiva, le squadre non hanno avuto margine di preallarme. "Un’ora di anticipo avrebbe aiutato – ammette Sacchetti – ma la tempestività della macchina organizzativa è stata comunque soddisfacente. Bisogna essere realisti: le infrastrutture non possono fronteggiare eventi al di fuori delle basi statistiche su cui sono state progettate. Questi temporali, concentrati in un tempo brevissimo, mettono in crisi le fogne. È un concetto che dobbiamo accettare: non si può far fronte a tutto, ma dobbiamo stabilire priorità, garantire la sicurezza delle persone e ridurre i disagi".

L’assessore ricorda anche gli interventi recenti, ancora in via di conclusione: "Via Romana ha retto meglio rispetto al passato. L’allagamento si è limitato all’incrocio con via Tripoli, perché l’acqua arrivava da viale Dante. Ma la parte più critica non si è allagata completamente: un segnale che gli adeguamenti fognari hanno funzionato, anche se c’è ancora tanto da fare. Il sistema è stato pensato decenni fa in una città con minore densità abitativa e più aree drenanti. Oggi le cose sono cambiate".

Un punto su cui insiste anche l’assessore Alessandro Casi: "In via Romana abbiamo raddoppiato la fognatura e si è vista la differenza rispetto al 2019. Il passo successivo sarà completare i cantieri avviati e collegarli alla rete. Dobbiamo proseguire, collegare le opere e pianificare studi sulle zone più fragili, come Pescaiola e Baldaccio". Il sindaco Ghinelli, in un aggiornamento serale, ha parlato di circa 70 interventi dei vigili del fuoco, con il supporto di otto squadre e quaranta unità arrivate da Firenze e Siena. Attivata la sala crisi, centinaia di chiamate sono state gestite fino a notte fonda. Per la vicesindaco Lucia Tanti si è trattato di un "evento quasi doppio per intensità rispetto a quello dei primi di agosto".

Intanto, le polemiche non mancano: dall’opposizione arriva il fuoco di fila. I consiglieri comunali del Pd Caneschi e Donati firmano l’affondo contro la giunta mostrando una foto del tunnel del Baldaccio allagato: "Chiedete scusa agli aretini e dimettetevi tutti".