
Il cda di Open Fiber in visita a Pitigliano (Grosseto), frontiera più avanzata a livello nazionale nel passaggio dal rame alla connettività ultraveloce
di Lisa CiardiPITIGLIANO (Grosseto)Tappa a Pitigliano, nel Grossetano, per i vertici di Open Fiber, operatore wholesale only (all’ingrosso) che sta lavorando da tempo per migliorare e potenziare la connettività in tutte le aree della Toscana. Nelle giornate di giovedì e di ieri, il board del Consiglio di amministrazione della società ha voluto visitare personalmente i cantieri e i progetti attivi nel cuore della Maremma, a partire dal piccolo borgo della provincia di Grosseto.
Particolare attenzione è stata riservata appunto a Pitigliano dove, grazie a un’infrastruttura di oltre 22,5 km, realizzata con il 70% di riutilizzo delle reti esistenti, Open Fiber ha garantito la copertura del 94% delle unità immobiliari del territorio, connettendo anche edifici pubblici strategici come scuole, sedi istituzionali e forze dell’ordine. Si tratta di uno dei cinque comuni italiani scelti per la fase pilota dello switch-off dal rame alla fibra, con una penetrazione Ftth (fiber to the home, la fibra fino a casa) del 35% tra le famiglie residenti, ben al di sopra della media nazionale. Questo rende lo un esempio di digitalizzazione nei piccoli centri.
"Pitigliano è un borgo straordinario che rappresenta un modello virtuoso per la digitalizzazione dei piccoli centri in Italia – dichiara l’ad di Open Fiber, Giuseppe Gola –. Questo progetto dimostra che la connettività ultraveloce è il motore per la crescita sostenibile e l’inclusione digitale. Il messaggio è chiaro: è possibile superare il digital divide e portare servizi avanzati anche nei comuni più piccoli, creando un futuro più connesso e smart per tutti. Per concretizzare la trasformazione digitale in tutto il Paese è fondamentale spingere sull’adozione della rete in fibra ottica le cui performance sono imparagonabili alle vecchie reti in rame o misto rame".
Il progetto di Pitigliano si distingue anche per l’ampia campagna di comunicazione e promozione locale, che ha coinvolto i cittadini attraverso attività porta a porta, eventi pubblici, affissioni e presidi fisici. Sono stati distribuiti voucher da 100 euro per i clienti e contributi da 150 euro per gli operatori di telecomunicazioni, incentivando l’adozione della nuova tecnologia. Il borgo è diventato così una sorta di laboratorio a cielo aperto, con soluzioni innovative come l’illuminazione pubblica intelligente, il monitoraggio ambientale e acustico, il fiber sensing per la rilevazione di frane e traffico, il Digital Twin del territorio per la pianificazione urbana, la piattaforma Vera per l’analisi dei dati IoT.
Oltre a Pitigliano, che aderisce al progetto "100% Fibra Vera", votato al completo switch off dal rame alla fibra, i membri del board hanno fatto tappa anche in diversi cantieri toscani della rete dove si lavora quotidianamente per garantire la connessione ultraveloce alle persone e alle imprese. L’azienda ha portato nel Paese una copertura della rete in fibra ottica che ormai è nella media europea, ma questa che è una vera e propria autostrada digitale del futuro deve essere percorsa da sempre più cittadini. La sfida è quella di lavorare per favorire il take up, cioè l’adozione concreta della connettività che viaggia sull’infrastruttura di Open Fiber, la più performante, veloce e sicura, così come indicato dalla roadmap dell’Unione Europea, che fissa al 2030 la data di abbandono totale del rame.