
Il poeta Franco Arminio
Se c’è una parola tanto richiesta, eppure tanto vituperata, è la "cura". Perché il mondo che viviamo ne avrebbe un immenso bisogno e perché assistiamo a una rincorsa alle parole che la circondano, in un campo di lemmi. Eppure, la cura, nei fatti, è tanto evocata quanto lasciata alle spalle, messa nell’angolo, come qualcosa di cui si ha bisogno, ma di cui, appunto, non ci si cura. O più banalmente, facciamo a meno di guardare. Ed è su questo gioco di parole che presentiamo l’incontro dal titolo ‘La cura dello sguardo’ con Franco Arminio, che domani pomeriggio, alle 18, è al Parco Mediceo di Pratolino, accompagnato dall’attrice Francesca Ritrovato. Una riflessione che il poeta ha pubblicato per Bompiani in un libro omonimo all’evento e che mette al centro due figure: la ferita e il guaritore. Due lati di uno stesso corpo, perché tutti siamo entrambe le cose. Un volume, e uno spettacolo, che vuole essere una ‘nuova farmacia poetica’, come recita il sottotitolo, e che trova nello sguardo il viatico per la guarigione.
Ed è sul rallentare, sullo sguardo attento e non fugace, sul fermarsi e prendersi cura di ciò che ci circonda, oltre che di quello che abbiamo dentro, che Arminio riflette in una sequenza di brani di poesia filosofica. D’altronde il poeta nato a Bisaccia, nell’Irpinia d’Oriente, è un ‘paesologo’, un osservatore dei luoghi dimenticati, di quella periferia che è campagna, che è montagna, che è un piccolo borgo, spesso lontano dai flussi turistici intensi. La voce di Francesca Ritrovato dà così una forza emotiva agli scritti di Arminio, trasformandoli, con la delicatezza che serve, in una esperienza collettiva: un ascolto che è esso stesso cura, rallentamento, fermarsi, per uscire dalle logiche della corsa che qualifica il tempo presente. ‘La cura dello sguardo’ è un evento parte della rassegna ‘Un parco di Musica’ coordinata da Music Pool e promossa da Città Metropolitana di Firenze e dal Comune di Vaglia.
Lorenzo Ottanelli