
La conclusione della marcia ieri mattina a San Miniato al Monte
FIRENZE
Una mobilitazione lunga 48 ore, iniziata sabato sera con la camminata terminata all’alba di ieri mattina a San Miniato e che idealmente prosegue nella giornata di oggi, con altre tre manifestazioni con un comune denominatore: la pace.
Dalla società civile, al mondo della scuola e del lavoro: tre gli appuntamenti di oggi per invocare una soluzione per Gaza. In città e nell’hinterland.
Alle 9 a Calenzano, la manifestazione del sindacato Usb, quella che rischia anche di innescare i maggiori disagi, vista la vicinanza del luogo del concentramento con lo svincolo dell’A1 e i possibili ed inevitabili riflessi sulla circolazione. "Nel Paese si sente con forza la necessita’ di bloccare le attivita’, per protestare contro il genocidio in corso a Gaza, contro le complicita’ del governo Meloni con lo stato di Israele, per fermare guerra e corsa al riarmo", dice il sindacato. Nell’area metropolitana di Firenze, però, è stato escluso dallo sciopero il settore del trasporto pubblico.
Il corteo muoverà poi in direzione dei Gigli, lungo via del Pratignone, attraversando la zona industriale dove ha sede anche la Leonardo, per poi tornare indietro e terminare alla piscina di Calenzano.
Contemporaneamente, gli studenti del Collettivo K1 del Liceo Machiavelli-Capponi, manifesteranno dalla succursale dell’istituto di piazza de’ Frescobaldi in direzione del Consolato Usa. Il serpentone è autorizzato a raggiungere lungarno Vespucci/Curtatone, comunque a distanza di sicurezza dalla sede Usa.
A partire dalle 8, fino al termine della maniifestazione, scatteranno le deviazioni dei percorsi di dieci linee di AT: 6-11-12-13-36-37 39-C2-C3-C4.
Alle 15.30, il mondo universitario si raduna in via Laura per la “Passeggiata rumorosa“.
La lunga giornata di protesta contro la guerra (e in questo caso anche di sostegno alla spedizione della Global Sumud Flotilla) si concluderà alle Piagge, dove è fissato il flash-mob denominato "12esimo Urlo per Gaza".
Appuntamento alle 20.30 presso la Comunità delle Piagge in Piazza Alpi–Hrovatin.
E ieri mattina al sorgere del sole si è conclusa la marcia di 15 chilometri, silenziosa, pacifica, di preghiera e di vicinanza al popolo palestinese.
Oltre mille persone - partite sabato sera dalle Piagge - sono giunte davanti alla basilica di San Miniato al Monte con l’obiettivo di manifestare il proprio “No alla guerra” e il “Sì al dialogo e alla pace”. E per affermare, assieme al rabbino, all’imam e al pastore della Chiesa Valdese della città, la corale e convinta avversione a ciò che sta accadendo sulle sponde del Mediterraneo, al genocidio in atto e alla nefasta ideologia di morte e di violenza. Ad attendere le centinaia di fiorentini c’era l’abate Bernardo Gianni. "Accogliere chi sale a San Miniato al Monte assetato di pace è una delle grazie più belle che il Signore dona a noi monaci, fragili e indegni custodi di una profetica bellezza che educa alla cura, all’attenzione, alla speranza e alle reciproche responsabilità - ha detto loro l’abate - Quanto contemplato e gustato quassù da una meravigliosa moltitudine di popolo in esodo notturno fin dai margini più sofferti della città disarmi il cuore di tutti noi e, con l’aiuto che viene dal Cielo, renda “l’aiuola che ci fa tanto feroci” in un ritrovato giardino di pace e di giustizia".
ste.bro.