
Il tratto della 302 Faentina in cui ha perso la vita il carabiniere 40enne Andrea Loprevite (FotoGermogli)
"Quel tratto di strada è molto pericoloso, e lo abbiamo già segnalato varie volte". Il giorno dopo il tragico incidente costato la vita al carabiniere 40enne Andrea Loprevite, sulla 302 Faentina, è una residente della zona a sollevare un problema del quale, spiega, si è parlato molte volte. "Abbiamo fatto ripetute segnalazioni – afferma Claudia Raffalli – in primis al Comune di Borgo San Lorenzo, che però dice di rivolgersi alla Città Metropolitana, per competenza. Pertanto - afferma - le segnalazioni sono state rivolte, da un anno, alla Città Metropolitana di Firenze e per conoscenza al Comune di Borgo San Lorenzo. Risultato? Mai una risposta, incidenti ripetuti. Giovedì un incidente mortale".
La signora Raffalli abita in una casa poco distante dalla strada, e giovedì l’elisoccorso Pegaso è atterrato proprio nei suoi campi. E spiega che non è la prima volta che si trova ad affrontare situazioni del genere: "Più volte ci siamo trovati a soccorrere persone che, proprio in quel punto, hanno avuto incidenti, sia di auto che di moto. Purtroppo in quel tratto spesso capita qualcosa, fortunatamente non incidenti gravi come quello di giovedì".
"C’è una curva - continua Claudia - che inganna, gli automobilisti e i motociclisti, in particolare quelli che vengono da Firenze-Polcanto e si dirigono verso Borgo San Lorenzo (come accaduto giovedì, ndr). Dopo la curva dei Cini - spiega - spesso non riescono a riprendere il mezzo". C’è poi anche il problema dei pedoni che devono prendere l’autobus alla fermata che si trova proprio in quel tratto. "Non c’è spazio - spiega - per aspettare l’autobus al mattino. Io ho un bambino minorenne che da settembre a giugno utilizza il servizio di trasporto scolastico ed è sempre una lotta attendere il bus: le auto e le moto sfrecciano e spesso suonano per farci stare ancora più da parte. Abbiamo chiesto - afferma - di installare dei dissuasori, un autovelox, qualcosa, fare qualcosa per rallentare su questo tratto di strada che troppo spesso vede feriti e morti".
"Si tratta - spiega il sindaco di Borgo San Lorenzo Leonardo Romagnoli - di una strada nella quale noi come Comune non possiamo installare i dossi rallentatori per una questione di competenze. Gli autovelox, invece, devono essere autorizzati dalla Prefettura. In passato - aggiunge - abbiamo fatto richiesta per 17 autovelox sul territorio comunale, uno dei quali proprio a Faltona, ma di questi sono state autorizzate solo quattro postazioni". E conclude: "Siamo favorevoli a tutto quello che può essere fatto per migliorare la sicurezza". E affronta anche il problema della fermata dell’autobus: "La famiglia che abita nella zona ci ha chiesto di spostare la fermata dell’autobus in luogo più sicuro. A nostra volta abbiamo già fatto richiesta, il cui esito dipenderà da Autolinee e dalla Città Metropolitana".