Bagno a Ripoli (Firenze), 2 giugno 2025 – Fiamme, fumo, ancora fiamme, sempre più alte, fino ad avvolgere anche il tetto del padiglione C. Sono passate le due di notte, ma al Viola Park di Bagno a Ripoli, il centro sportivo intitolato a Rocco Commisso che tutto il mondo invidia alla Fiorentina, sembra quasi giorno. Un grosso incendio è partito da una stanza al primo piano del dormitorio dei giovani calciatori: il rogo verrà domato soltanto all’alba di ieri mattina grazie al massiccio intervento dei vigili del fuoco. E l’odore acre, ore dopo, si avverte ancora nell’aria.
Il bilancio
Quattro gli intossicati: due calciatori di 17 anni e un altro di 19, più un adulto presente nella struttura con la funzione di ’tutor’. Sono stati portati all’ospedale e poi dimessi.
Seri, invece, i danni all’immobile: è stato dichiarato inagibile e probabilmente lo sarà per diverso tempo. “Il sistema d’allarme, le procedure di emergenza e la preparazione del personale presente hanno garantito rapidamente l’evacuazione della struttura”, dice la Fiorentina, il cui dg, Alessandro Ferrari, ieri mattina ha fatto una ricognizione della situazione assieme all’architetto Marco Casamonti.

Da una prima osservazione delle condizioni della struttura, il padiglione ha tutto sommato retto: il fuoco è rimasto “compartimentato” nella stanza da cui avrebbe avuto origine l’innesco, trovando non terreno fertile negli elementi d’arredo che, benché in prevalenza di legno, sono trattati con materiali ignifughi. Il calore ha però sfondato i vetri, facendo “uscire“ l’incendio verso l’esterno – come si sono resi conto i tanti curiosi che ieri hanno accostato l’auto e buttato l’occhio nella cittadella ’ferita’ -, fino a raggiungere la copertura. L’impianto antincendio interno si è attivato, limitando i danni. Provvidenziale il tempestivo intervento di due squadre, due autoscale e autobotti, il carro aria e il funzionario per il coordinamento delle operazioni di soccorso per un totale di 20 operatori.

Ma i fumi, inevitabilmente, hanno invaso i corridoi del padiglione C, dimora dei tesserati viola che sono lontani dalle loro famiglie. Non più di una decina, comunque, i presenti la scorsa notte: per il lungo week end festivo, e la stagione sportiva ormai agli sgoccioli, molti giovani calciatori non erano nella residenza di via di Rosano.
L’innesco
Le fiamme sarebbero state originate, in una stanza in quel momento non occupata da nessuno, da un elettrodomestico dimenticato attaccato alla spina e acceso. Si ipotizza un phon, ma c’è anche chi parla di una consolle o di un caricabatterie. Comunque una dimenticanza.
Il futuro
L’incendio non ha impedito alla struttura di continuare normalmente a “vivere”: ieri, un torneo di calcio femminile si è regolarmente svolto ed è confermato, almeno al momento, anche l’evento di beneficenza con la Fondazione Careggi che si terrà nei prossimi giorni. La Fiorentina dovrà comunque intervenire nel padiglione danneggiato, struttura vicina alla villa dedicata a Joe Barone ma isolata e distante rispetto all’area della prima squadra, femminile e media center. La fine della stagione e l’assenza dei ragazzi facilita le cose. Tanto che, l’auspicio, è che il padiglione C possa tornare a pieno regime già a settembre, alla ripresa dell’attività.