
Nella tenuta di Villa Le Corti si ritrovano la famiglia e gli amici del ragazzo scomparso nel 2016 a Londra "Con i suoi 21 anni, la sua curiosità e il suo entusiasmo, nostro figlio ha illuminato la strada da seguire" .
Nella tenuta di Villa Le Corti, il vino “Fico” compie dieci anni. Un’etichetta che porta le iniziali del suo inventore, Filippo Corsini, frutto di un anno di lavoro in giro per il mondo a scoprire le tecniche enologiche più biologiche ed ecosostenibili.
Filippo non c’è più, scomparso nel 2016 a soli 21 anni in un incidente stradale a Londra, dove era a studiare. Ma come promesso da tutta la famiglia, quel suo “testamento“ in bottiglia è stato portato avanti secondo le regole ferree e le intuizioni del primogenito dei principi Corsini.
E questo è stato il week end della vendemmia di quel prezioso e particolare vigneto della proprietà di San Casciano scelta per produrre “Fico“, un vino 100% sangiovese che è anche una filosofia di vita, che Filippo ha voluto aggiungere alla secolare e già eccelsa tradizione di famiglia.
La vendemmia alle Corti è diventata anche quest’anno una festa, con decine di giovani amici di Filippo arrivati davvero da tutto il mondo per unirsi ai genitori Duccio e Clotilde, alle sorelle Elena di 28 anni arrivata da Parigi dove è interior designer, e Selvaggia di 18 anni, violinista e studentessa della Scuola di Musica di Fiesole. Persino il nonno Filippo Corsini, con la compagnia di zie e cugine, ha partecipato alla raccolta, a cui seguono fasi delicatissime di selezione a mano dei grappoli e dei chicchi, prima della posa in barrique, affinché tutto sia come l’ideatore di “Fico“ aveva stabilito. Un procedimento rigoroso che consente a quelle appena mille bottiglie di diventare un grande vino, capace di assecondare i ritmi e i cicli biologici della vite e della natura.
"Con i suoi 21 anni, la sua curiosità ed il suo entusiasmo Filippo ha illuminato a giorno la strada già ben tracciata dando vita a qualcosa di nuovo - racconta Duccio Corsini –, un progetto che portiamo avanti perché è la strada giusta da seguire. Da anni la nostra azienda si è convertita al biologico, ma la sua visione rappresenta un ulteriore passo avanti, il suo approccio è un lascito prezioso: è la filosofia produttiva per il nostro futuro".