STEFANO BROGIONI
Cronaca

Il presidente Pierguidi: "Modifiche? Perché no. Ma il ’testa a testa’ resta"

Tra i possibili interventi sulle regole il ’disingaggio’ dopo i placcaggi a terra "Lo scambio breve di pugilato a due è una norma che tutela i calcianti".

La finale di San Giovanni tra Rossi e Verdi

La finale di San Giovanni tra Rossi e Verdi

di Stefano BrogioniFIRENZEMichele Pierguidi, presidente del Calcio storico fiorentino, domanda dalla risposta forse scontata: a lei è piaciuta l’ultima edizione del calcio storico?

"A me è piaciuta molto anche perché per quanto mi riguarda quando i calcianti si comportano nei termini del regolamento, io sono molto soddifsfatto. Le espulsioni sono state pochissime, il comportamento in campo è stato esemplare. I Rossi si sono dimostrati nettamente i più forti ma le partite credo che siano stati spettacolari, in particolare quella fra Bianchi e Verdi anche molto molto equilibrata".

Però le dinamiche del gioco sono cambiate. I portieri, i tiri da lontano, anche le mezze cacce ormai sembrano appartenere al passato.

"Non ho mai sentito fare una domanda del genere al presidente della Figc. E’ una domanda da fare agli allenatori che schierano le squadre in campo nel modo che ritengono più opportuno. Da sportivo dico che tutte le competizioni negli ultimi 50 anni sono cambiate, i giochi non sono più gli stessi, si evolvono. C’è sempre stato qualche nostalgico che dice che le partite che giocava lui erano più belle. Ma il mondo va avanti e anche il calcio storico va avanti".

Ci sono dei punti del regolamento da migliorare?

"Certo. In questi anni abbiamo portato delle rettifiche che andavano incontro alla sicurezza di chi gioca e alla spettacolarità del gioco. Ma cerchiamo sempre di apportare migliorie".

Per esempio?

"Potremmo intervenire su quei calcianti che stanno a terra anche dopo la caccia o dopo il fallo laterale. Lì dobbiamo essere bravi con gli arbitri a disingaggiarli e rimetterli in piedi. Ma il resto, ripeto, è impostazione data dagli allenatori".

E’ in discussione il testa a testa?

"Credo che quello che prevede il regolamento, ovvero uno scambio breve di pugilato, uno contro uno, di fronte all’altro, sia una norma che tuteli i calcianti. Quando non c’era questa norma, non è che si giocasse a pallavolo ma c’erano colpi anche molto più gravi e risse che, nel 2006, nel 2007, nel 2008, nel 2009, hanno portato a problemi con la giustizia per i calcianti e anche a gravissimi infortuni per chi giocava. Dal 2010, che è casualmente anche l’anno in cui sono diventato presidente, al 2025, non ci sono stati episodi extra campo. E soprattutto il torneo sta appassionando sempre più i fiorentini. Ricordo che da qualche anno le curve e parte delle tribune vengono vendute dai Colori ai propri associati fiorentini e l’attesa per il torneo è molto grande, e l’interesse verso il Calcio storico arriva da tutto il mondo. Lo dimostra il fatto che il Comune fa un bando per le riprese e la produzione tv, e puntualmente grandi e importanti colossi internazionli se lo aggiudicano pagando. L’amministrazione ha puntato molto sul Calcio storico anche per l’aspetto sociale. I Quartieri, le sedi, i campi sono vissuti 365 giorni all’anno. Le palestre sono un punto di ritrovo importante per i ragazzi fiorentini che hanno un momento di aggregazione sociale, positivo. Quindici anni fa tutto questo non c’era".

Progetti per il futuro?

"Il Calcio storico è richiesto in tutto il mondo. Ho continui contatti con Stati e realtà che sono interessate al calcio in costume, Arabia Saudita, Qatar, Usa. Tanti stanno richiedendo informazioni su questo gioco. Però è il gioco di Firenze e noi vogliamo che rimanga nostro".