REDAZIONE FIRENZE

Campo largo pieno di mine. Peretola e Fi-Pi-Li, che caos. Casa e salute: pressing sinistra: "Lì i soldi, non a maxi opere"

L’ampliamento dello scalo aeroportuale è il tema più divisivo: 5Stelle e Italia Viva ai poli opposti . Posizioni diverse anche sul pedaggio per i tir in superstrada con il Pd che cerca di mediare. ll no ai Cpr unisce tutte le anime della coalizione. Compatti anche sulla difesa del territorio.

Il governatore uscente Eugenio Giani con Giuseppe Conte

Il governatore uscente Eugenio Giani con Giuseppe Conte

e Francesco Ingardia

Campo largo, o larghissimo, in teoria ancora fattibile ma non senza una preventiva bonifica del terreno dove edificare la santa alleanza per le regionali. Un terreno in cui le mine politiche inesplose sono parecchie perché, al netto delle dichiarazioni distensive, il pancione del centrosinistra cova convulsioni d’ogni tipo ed ha come baricentro un Pd diviso tra schleiniani di ’rottura’ dello status quo (anche quello gianiano) e riformisti in bilico tra nuovo e vecchio corso. In ballo poi i 5 Stelle che fanno muro contro l’ala ’destra’ della coalizione (i renziani) – sulle infrastrutture in primis – pur offrendo al governo del Granducato un granaio di voti che in Toscana non è poi così appetibile rispetto a quello di Italia Viva che qui ha ancora la sua roccaforte. Sinistra Italiana è lì che invoca la discontinuità totale rispetto al passato – cioè al presente – ancora di più dei Verdi. Ma vediamo punti di contatto e di distanza tra le varie anime.

AEROPORTO DI PERETOLA

La pista della discordia. Questo campo largo in fasce è "testardamente unitario" (cit. Elly Schlein) sull’ampliamento del Vespucci? La ditta Pd rimane democristiana e "indecisa": "Il dibattito è in corso". Netto il coportavoce di Europa Verde Toscana Eros Tetti, "contrario" al Masterplan (così come il segretario regionale di Sinistra Italiana Dario Danti) e "favorevole" alla tutela del Parco della Piana. Idem per la coordinatrice regionale dei 5s Irene Galletti: "Il progetto è inutile. Consuma suolo ed è inadeguato: serve solo la messa in sicurezza dello scalo e un collegamento rapido ferroviario con l’aeroporto di Pisa". Tranchant Francesco Bonifazi, commissario toscano per Italia Viva. "Favorevoli".

SICUREZZA E CPR

Immigrazione e sicurezza intrecciati a triplo filo: sì o no ai centri per rimpatri (Cpr)? Qui c’è concordia ordinum, tutti contrari. "Il modello Cas va superato - dice Tetti - serve un’accoglienza diffusa con i Sai regionali potenziati". Per Galletti i Cpr sono "disumani" e "da chiudere". Appunto di Italia Viva: "Molti più presidi delle forze dell’ordine".

INFRASTRUTTURE

Qui son dolori. Domanda: favorevoli al pedaggio per i tir in Fi-Pi-Li? Il governatore uscente Giani ha già detto la sua ("Società Toscana Strade nella prossima legislatura" e sì alla gabella). Gli altri? No secco di IV, peraltro alleato di governo. Mediano i dem: "Prima ricerca di finanziamenti, poi una soluzione ponte" prima di parlare di pedaggi e società in house. I 5Stelle si smarcano: "contrari" al pedaggio perché "colpirebbe da subito le imprese toscane, e aprirebbe la strada a quello per i cittadini". No secco anche di Sinistra. I Verdi vanno oltre, meglio "spostare il trasporto merci su ferro", pur restando "favorevoli" alla tassa in capo agli autisti.

TURISMO

Piace o no il Testo Unico della giunta Giani in risposta all’overtourism? Al Pd piace eccome, lo hanno scritto e votato con Iv ("Non più restrittivo di così" dice Bonifazi per il quale "non sono solo gli affitti brevi il problema dell’allontanamento dei residenti dai centri storici"). "Utile, ma non basta", incalza Galletti. Che chiede un turismo "più diffuso" e lontano dalle big companies dell’immobiliare "che hanno solo intenti speculativi". Nulla quaestio per Europa Verde, il Testo Unico "è ottimo così com’è, non servono altre restrizioni". Cauto Danti: "Una buona base di partenza".

MULTIUTILITY E ACQUA

Mani avanti: si va nel tecnico. In ballo c’è il rinnovo della concessione del servizio idrico con formula mista per la gestione decisa da Ait, al 70% in mano pubblica e la restante ai privati (con poteri più circoscritti). "In linea generale siamo per l’acqua pubblica - il monito di via Forlanini -, ma questa formula già garantisce tale impianto". Per Tetti "guai alle speculazioni con questa formula, l’acqua sia totalmente pubblica". Musica per le orecchie del M5s, dato che "l’acqua è un bene comune", pussavia "i profitti privati" e sì alla "totale gestione pubblica del servizio idrico". In linea la Sinistra: "La gestione sia totalmente pubblica". Iv favorevole alla formula mista pubblico-privato.

DISSESTO IDROGEOLOGICO Una vera piaga, Madre Natura ci ricorda che l’antropizzazione sfrenata paga dazio a ogni pioggia simil-monsonica. Meglio allora dirottare più risorse al comparto di prevenzione e gestione delle emergenze? Il Pd si dice "molto favorevole". "Priorità assoluta - tuona Tetti -. Poi, sblocco totale del Pnrr e oneri di urbanizzazione delle città da destinare a un fondo regionale ad hoc". I 5S propongono un cambio di paradigma: "Le risorse vanno dirottate dall’uso in emergenza alla prevenzione". Per SI ok a nuove risorse "sottraendole alle grandi opere". Italia Viva va sull’usato garantito rispolverando una misura cara al governo Renzi: "Lavorare al ripristino nazionale di Italia Sicura".

PIANO CASA

La medicina contro l’emergenza abitativa, il caro affitti e la cura dell’Erp? "Lavorare sull’enorme patrimonio immobiliare presente nella Toscana Diffusa", suggerisce Tetti (strizzando l’occhio a Giani). "La programmazione fa la differenza, ci sono 4mila appartamenti da recuperare in Toscana", ricorda Galletti. Danti invoca "nuove risorse". Di sì a nuove risorse anche Iv.

SANITA’

Altri dolori in arrivo. Per far quadrare i conti e il bilancio, il governatore Giani è stato costretto a rivedere all’insù l’addizionale Irpef in mancanza dei milioni del payback. È giunta l’ora di tornare indietro? Per IV "nessun aumento di tasse" e nel Pd, vige il ‘chi lo sa’, tanto "la discussione è in corso". Ma per Galletti "è giunto il momento che il governo e la regione aprano un confronto serio". E sull’abbattimento delle liste d’attesa? Diverse le soluzioni in campo. I Verdi propongono il "prolungamento dell’orario di svolgimento degli esami, garantire nei tempi prestabiliti la prestazione nel pubblico altrimenti nel privato col pagamento del ticket". I 5s sono più ‘barricaderi’: "Le liste non vanno chiuse ma smaltite. Occorre reinternalizzare il servizio Cup". Per SI stesso ritornello del capitolo dissesti. "Nuove risorse qui piuttosto che sulle grandi opere".

REFERENDUM SUL JOBS ACT Che bega per il Pd. Ordine di scuderia per gli schleiniani: riuscire a tener buoni i renziani della prima ora rimasti nel partito. Eppure dal Nazareno l’indicazione di voto per l’8-9 giugno è giunta: sì al superamento del Jobs Act. Via Forlanini si accoda, come i Verdi, Sinistra e i 5Stelle ("Servono 4 sì per restituire dignità e diritti ai lavoratori cancellati dal Jobs Act"). Fin troppo ovvia la posizione dei renziani: tutti no nella scheda.