BARBARA BERTI
Cronaca

Il patto del tortello per le elezioni. Giani, Fossi e Furfaro: pranzo a tre per la svolta a sinistra della Toscana

La parola d’ordine è allargare la coalizione a Avs e Cinquestelle sui temi programmatici: non solo acqua, sanità e reddito ma anche ambiente e servizi. L’ipotesi di una lista del presidente con i moderati .

Eugenio Giani, presidente

Eugenio Giani, presidente

Patto del tortello a tre per il Giani-bis. In vista delle elezioni regionali del 12 ottobre, il Pd toscano fa un altro passo in avanti (leggere a sinistra) per trovare la quadra del campo largo guidato ancora dall’attuale presidente. E lo fa davanti a tortelli e tagliata, annaffiati da un bicchiere di Chianti mentre l’acqua (pubblica) accompagna tutta la discussione. Alla Buca di San Giovanni, in pieno centro storico, ieri allo stesso tavolo erano seduti il governatore Eugenio Giani, il segretario regionale dem Emiliano Fossi e il deputato e fedelissimo della segretaria Schlein, Marco Furfaro. Un pranzo distensivo in un lunedì di luglio dove caldo era solo il meteo. Adesso ci sono tutti i tasselli giusti per l’annuncio ufficiale della candidatura, previsto in concomitanza con la direzione regionale del Pd del 29 luglio anche se pare venga anticipata di un giorno o due.

Lo scatto in avanti di Giani e il summit al Nazareno con Elly sono ormai acqua passata. Così come le rimostranze dei grillini di Conte (dopo il sì a Fico è in discesa) che, però, continano a ’battersi’ affinché Iv non corra con il simbolo. Ma questi sono dettagli perché il patto a tre è un patto per la Toscana, per farne epicentro di un progetto politico ben più largo, di valenza nazionale. L’obiettivo è fare della Toscana l’avamposto più avanzato di esempio concreto di buon governo del (centro)sinistra. Così – al momento – non si parla di posti, poltrone varie e liste (anche se ci sarà una lista Giani che raccoglierà l’area moderata ma che non sarà l’escamotage per ricandidare i non ricandidabili). Per ’litigare’ sui nomi c’è ancora tempo (e i circoli del Pd della Piana lo sanno bene). Adesso è il momento di costruire la prossima consiliatura come il posto più avanzato e alternativo alle politiche di Giorgia Meloni: la Toscana dove sanità pubblica, welfare e crescita economica coesistono. Insomma una Toscana che non lasci indietro nessuno (nemmeno gli alleati Avs e 5Stelle). Così tra un primo e un secondo ecco spuntano le infrastrutture da fare, per verificarne la fattibilità e renderle compatibili con la lotta alle diseguaglianze e la transizione ecologica. L’ambiente è un terreno scivoloso ma anche una priorià: avanti uniti sulla difesa del suolo dopo i disastri ambientali – alluvioni e frane – degli ultimi tempi ma anche marcia ingranata sull’economia circolare e freno a mano su impianti di termovalorizzazione. E restando in ambito rifiuti si è discusso e parecchio di come affrontare il nodo servizi (leggi Multiutility). Al tempo stesso tutti per uno e uno per tutti anche sulla ripubblicizzazione dell’acqua e sulla ripresa in carico di altri servizi. Un pranzo ricco, nel menù e nelle questioni, che sembra proprio la prima riunione operativa per la futura coalizione.

Barbara Berti