REDAZIONE FIRENZE

Tavolo di centrodestra. Nervi tesi tra segreterie sulla civica di Tomasi

I retroscena dietro "all’unità della coalizione". Divisioni sul programma: sanità, Peretola e Multiutility.

I retroscena dietro "all’unità della coalizione". Divisioni sul programma: sanità, Peretola e Multiutility.

I retroscena dietro "all’unità della coalizione". Divisioni sul programma: sanità, Peretola e Multiutility.

"Sempre nella compattezza di un centrodestra che ha fatto dell’unità il suo elemento fondante". A leggere il finale della nota congiunta dei segretari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, la coalizione è apparsa granitica e pronta a dare seguito all’imminente candidatura a governatore di Alessandro Tomasi. L’ultimo vertice di governo a Palazzo Chigi avrebbe schiarito il cielo della Toscana con un bel tricolore, per quanto ancora al sindaco di Pistoia si chieda di pazientare fino al districarsi della matassa Veneto.

Ma i retroscena del tavolo per le regionali d’autunno dicono ben altro. L’ondata di gelo ha attraversato i quattro partiti, apparsi "divisi e distanti" sul perimetro della coalizione e sul programma. Vanno limate differenze non di poco conto. La questione dell’espansione dell’aeroporto di Peretola non mette ancora tutti d’accordo, Forza Italia a favore, la Lega è tiepida con FdI tra i due litiganti. Idem sulla sanità: il Carroccio spinge per una riforma della governance che strizzi l’occhio alla territorialità delle “10 Asl“, ma Fratelli d’Italia risponde picche: "Impossibili da realizzare, troppo costose", dicono i meloniani. Per non parlare della Multiutility. Le ambiguità sono evidenti. Tomasi, e quindi FdI (più vicina ai forzisti che alla Lega sul tema), fa parte del corso di amministratori che hanno varato il cambio di linee di indirizzo in assemblea dei soci, avallando il nuovo piano industriale licenziato da Plures.

L’accerchiamento è bifronte: gli azzurri non mollano l’osso della quotazione in Borsa e la Lega non fa che ricordare quanto l’acqua "non sia una merce" ma un "bene comune" da tenere "fuori dalla Multiutility". L’altro fronte caldo è quello della ‘lista civica del presidente’ che Tomasi sta da mesi allestendo. E’ già stata palesata la disponibilità a correre in lista da parte del consigliere comunale in Palazzo Vecchio Massimo Sabatini (Lista Schmidt), mentre da concretizzarsi sarebbe l’interessamento verso l’assessore allo Sport di Pisa Frida Scarpa: civica, moderata, candidatasi alle ultime amministrative sotto la Torre con il sindaco (sempre meno leghista) Michele Conti. Operazione non semplice, visto che a Palazzo Gambacorti è in corso un rimpasto di giunta obbligato per la partenza del vice sindaco di FdI con le deleghe più pesanti, Raffaele Latrofa, designato dal Mit come presidente dell’Authority del Tirreno Centro Settentrionale. "La civica che ha in mente Tomasi stringe, non allarga - borbottano FI e Lega -. Non porta nessun valore aggiunto alla coalizione andare a pescare in profili già organici al centrodestra". Ma il vero timore della seconda e terza gamba del centrodestra è che la civica dreni voti e consensi agli stessi alleati. Motivo per cui "i toni al tavolo non sono stati cordiali come riportato nella nota congiunta". Quantomeno però, "dopo cinque mesi la coalizione ha ricominciato a parlarsi sul serio attorno a un tavolo, e non è poco".

Fra.Ing.