BARBARA BERTI
Cronaca

Il Mostro, sale l’attesa per la serie tv. Sollima: "L’orrore va attraversato"

Quattro episodi per scandagliare il mistero che dura da anni: il 5 settembre l’anteprima a Venezia. Il regista: "La storia, per arrivare con chiarezza, deve cominciare dall’inizio senza sposare una tesi" .

Il trailer ufficiale svela i protagonisti: l’attrice Francesca Olia nei panni di Barbara Locci, prima vittima

Il trailer ufficiale svela i protagonisti: l’attrice Francesca Olia nei panni di Barbara Locci, prima vittima

Una minuziosa ricostruzione d’epoca, musiche che enfatizzano le scene di violenza e i dialoghi per tenere alta la tensione, un’impressionante ripresa aerea di una sposa che fugge tra i campi mentre degli uomini la inseguono. Sono le immagini del primo trailer ufficiale de ’Il Mostro’, la serie tv in quattro episodi che racconta uno dei più famosi (e irrisolti) casi di cronaca nera italiana. Diretta da Stefano Sollima, la serie sarà presentata in anteprima Fuori Concorso alla 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (il 5 settembre), prima di approdare su Netflix dal 22 ottobre.

"L’orrore, per essere davvero raccontato, va attraversato, non aggirato. E la storia, per arrivare con chiarezza, senza sposare una tesi, deve cominciare dall’inizio" le parole del regista che ne è anche creatore insieme a Leonardo Fasoli. E, così la serie ritorna alle origini del caso del Mostro di Firenze, a partire dalla prima indagine, ricostruendo una delle inchieste più lunghe e controverse della storia italiana. Un racconto che attraversa documenti, ipotesi e piste ancora oggi oggetto di dibattito, ripercorrendo nel particolare quella nota come ’pista sarda’. Dalle prime immagini, ’Il Mostro’ sembra molto più simile a un thriller investigativo classico, con gli inquirenti alle prese con una caccia al serial killer resa quasi impossibile dalla mancanza di prove. Dal trailer, che per approccio e stile ricorda il Fincher di ’Zodiac’, pare che la serie si concentrerà sull’analizzare anche il clima oppressivo e misogino in cui si consumarono i primi delitti del mostro, arrivando poi al famoso profiling dell’esperto del Fbi che sancì come il killer agisse perché "odiava le donne".

II tutto senza sensazionalismi. "Riportare con onestà, con rispetto e con rigore deve ancora avere un senso. Non per risolvere, non per capire, ma solo per ricordare. Un modo per restare accanto a chi è rimasto lì, per sempre nella notte" sostiene Sollima che ha scelto di attenersi alle carte e ai documenti ma senza una ricostruzione ordinata e rassicurante. La serie, infatti, si dipana sul terreno instabile della percezione degli indagati. Lo spettatore viene condotto nei corridoi bui della giustizia e del giudizio pubblico, costretto a guardare attraverso gli occhi di chi è stato sospettato, isolato e marchiato per anni. È un racconto corale, dove il concetto di colpevolezza diventa sfuggente e il ’mostro’ assume volti molteplici. "Perché il mostro, alla fine, potrebbe essere chiunque" si legge nella sinossi. Il trailer svela anche i primi protagonisti. Marco Bullitta è Stefano Mele, marito della prima vittima del mostro Barbara Locci (Francesca Olia), uccisa con il suo amante Antonio Lo Bianco il 21 agosto 1968 a Signa, mentre in macchina dormiva il figlio di lei Natalino (che si salvò). Colpiti più volte con una Beretta calibro 22, arma mai ritrovata e sempre usata dal mostro per uccidere le successive vittime. Oltre a loro, nel cast della serie ci sono Giacomo Fadda (Francesco Vinci), Valentino Mannias (Salvatore Vinci), Antonio Tintiis (Giovanni Mele), Niccolò Cancellieri (Piero Mucciarini), Liliana Bottone (la magistrata che segue il caso).

Barbara Berti