REDAZIONE FIRENZE

Il desiderio di Franco: "La mia ultima carezza alle bellezze della città"

Ha 84 anni e vive nella Rsa La Mimosa, la malattia e l’età non lo fermano. Ha voluto visitare i suoi posti del cuore e gli operatori lo hanno accontentato.

di Pier Francesco NestiFIRENZEHa chiesto di poter rivedere un’ultima volta i luoghi della sua gioventù. Franco Casciandrini, fiorentino, ha 84 anni e da cinque è ospite della Rsa La Mimosa, struttura gestita dal consorzio Zenit che assiste 77 pazienti. Franco è a Campi da quando ha avuto un ictus che lo ha costretto sulla sedia a rotelle ma, nonostante l’età avanzata e le condizioni di salute, come ci confermano dalla Rsa, "ha ancora tanta voglia di vivere e vuole morire con la bellezza negli occhi e nel cuore". Per questo ha espresso agli operatori, una su tutte Cecilia Cardoso, la volontà di visitare i posti più belli della sua vita, dagli Uffizi al Duomo fino al lago di Legri, dove andava a pescare. Cecilia è originaria dell’Uruguay e quando parliamo con lei al telefono, quello che ci colpisce è l’entusiasmo con cui racconta di Franco e di quello che è stato un desiderio esaudito. Un desiderio diventato realtà grazie anche ai volontari della Pubblica Assistenza di Campi che lo hanno accompagnato, insieme al personale della Rsa, in questo viaggio nei ricordi. E, perché no, anche nel presente.

Amante dell’arte della cultura, Franco ha lavorato come barista in un noto bar del centro storico di Firenze, in piazza della Signoria, e, come ci racconta Cecilia, "per lui è stato come tornare a casa". Quella casa rappresentata da Palazzo Vecchio e dagli Uffizi, dove si è fatto scattare una fotografia di fronte alla Venere del Botticelli. Ma anche dal museo archeologico di Fiesole, visitato per la prima volta. Franco è stato studente all’Accademia delle Belle Arti e, insieme ai suoi accompagnatori, ha approfittato soprattutto dei mesi estivi per visitare i musei e ammirare le opere d’arte. Ma anche per tornare al lago di Legri, a Calenzano, dove sono state tante le ore passate in compagnia della sua canna da pesca. Un bell’esempio, insomma, di amore per la vita e per la città dove ha vissuto e lavorato. Anzi. E proprio perché gli è rimasta nel cuore, ha voluto vederla ancora una volta. Ma Franco non vuole essere da meno neanche all’interno della Rsa dove partecipa, con entusiasmo, alle varie attività che di volta in volta vengono proposte. Sorridente e solare come nelle fotografie che lo ritraggono insieme a coloro che gli hanno permesso di coronare un sogno. E che, ne siamo sicuri, porterà sempre nel suo cuore. Ce lo conferma anche Valentina Blandi, direttrice generale del consorzio Zenit, che di Franco dice: "E’ una figura molto presente all’interno della Rsa e che ama essere coinvolto quando proponiamo le varie attività". Quello delle visite ai luoghi d’arte, inoltre, è un aspetto a cui il consorzio tiene in modo particolare: "Abbiamo la fortuna di lavorare – aggiunge - con persone che sono sempre attente alle esigenze dei nostri ospiti e a soddisfare richieste che fanno parte dell’ultimo capitolo della loro storia di vita. Franco l’ha capito ed è stato altrettanto bravo a esprimere quella che era la sua volontà".

Non caso c’è già in programma una nuova uscita, questa volta ad Artimino, il piccolo borgo sulle colline di Carmignano che ha chiesto espressamente di visitare. "Vogliamo aiutare Franco – conclude Blandi -, ma anche gli altri, a mantenere vivo il loro ruolo sociale in modo che possano stare bene fino all’ultimo giorno della loro vita".