
L’iniziativa in piazza Poggi
"Quattro anni non sono un traguardo da festeggiare, ma una ragione per indignarsi": il Collettivo di fabbrica della ex Gkn lo ribadisce a conclusione della due giorni organizzata appunto a quattro anni di distanza da quel 9 luglio 2021 quando la vita dei lavoratori venne stravolta della mail che annunciava il loro licenziamento. Due giorni, venerdì e sabato, che si sono conclusi ieri mattina con l’assemblea dell’azionariato popolare, alla quale "hanno preso parte 700 persone".
"Il piano industriale – hanno aggiunto - è pronto a partire. Sarebbe in grado di produrre 100 posti di lavoro, come primo perno della reindustrializzazione. Non si perda ulteriore tempo". Tutto questo dopo che "migliaia di persone hanno partecipato al concerto organizzato in piazza Poggi e che è terminato con un corteo in centro nella notte fra venerdì e sabato". L’assemblea, invece, è stata aggiornata sullo stato dell’arte del piano industriale e per rilanciare sul Consorzio industriale: "Il piano è forte di quattro linee di produzione, accordi con i fornitori dei macchinari, finanziatori e stress test per le varie fasi. Potremmo iniziare a creare 100 posti di lavoro, laddove la speculazione finanziaria e la potenziale speculazione immobiliare vuole portare solo il deserto. L’estate può essere usata per logorarci o per sgomberare il presidio, non c’è tempo da perdere, il consorzio si costituisca e inizi subito a trattare per riportare il lavoro in una fabbrica ferma da quattro anni".
Infine, una ‘sintesi’ di quello che è stato l’ultimo anno: "Solo da maggio 2024 si sono tenuti almeno sei grandi eventi (cortei, concerti, assemblee, festival), praticamente uno ogni due mesi. Il tutto senza contare le decine di iniziative ‘minori’: ci sono stati mesi in cui non è passato un giorno senza che in qualche parte in Italia o in Europa non avvenisse un evento, assemblea, iniziativa legata alla vertenza ex Gkn".
Pier Francesco Nesti