PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Ex Gkn, i ’ribelli’: "Si liberi lo stabilimento". E da Gambelli monito a politica e proprietà

I lavoratori Qf: "Noi tutelati solo se il sito viene messo sotto custodia dal tribunale"

I lavoratori Qf: "Noi tutelati solo se il sito viene messo sotto custodia dal tribunale"

I lavoratori Qf: "Noi tutelati solo se il sito viene messo sotto custodia dal tribunale"

Il gruppo lavoratori Qf era già uscito allo scoperto in Consiglio regionale. E ha voluto ribadire la proprio posizione ieri "a 4 anni dal licenziamento". Con parole che non nascondono la loro amarezza: "Consideriamo Gkn, Qf, Collettivo di fabbrica e Insorgiamo complici alla pari del nostro dramma: coloro che hanno provocato l’interruzione di ogni ponte di dialogo con Mimit, istituzioni e proprietà, oggi non possono sostituirsi come parte costruttiva del nostro futuro". Per poi aggiungere: "Tutto ciò che è iniziato il 9 luglio 2021 ha avuto diversi step per noi altrettanto negativi, nel novembre 2021 e, soprattutto, il 2 e 7 novembre 2022. Fino ad allora i lavoratori Qf percepivano la Cassa integrazione, oltre a 220 euro di gettone garantiti dall’accordo del 25 gennaio 2022, tredicesima, quattordicesima, premio produzione parte fissa e così via dicendo".

Tutto è cambiato, secondo loro, il 2 novembre di tre anni fa "quando la ex Rsu ha avuto la brillante idea di voler fare firmare a Qf il documento in cui la stessa Qf "si impegnava a sostenere e a rendere fattibile e fattivo ogni intervento pubblico ai fini della reindustrializzazione e al mantenimento occupazionale, individuandolo e perseguendolo anche su proposta vincolante dei soggetti componenti il comitato di proposta e verifica". Da qui la loro richiesta affinché "lo stabilimento di Campi sia lasciato libero quanto prima, senza se e senza ma, perché noi ci sentiamo tutelati solo se viene messo sotto custodia del Tribunale. Oltre a diffidare, in questa fase di Concordato liquidatorio, tutti coloro che non ottemperano le sentenze del Tribunale e che intendono mettersi di traverso fra noi e quanto ci è dovuto". Da parte sua, invece, il Collettivo di fabbrica ribadisce il suo no alla possibilità che "qui vogliano aprire un eventuale ed ennesimo polo della logistica, che impiega pochi lavoratori e ha un forte impatto sul territorio".

Sulla vicenda dello stabilimento campigiano è intervenuto ieri anche l’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, in occasione della Messa celebrata in Cattedrale in ricordo del cardinale Silvano Piovanelli, a 9 anni dalla sua morte, e degli altri arcivescovi fiorentini defunti: "Questo anniversario ci spinge a sollecitare quanti hanno una responsabilità economica e politica a trovare la soluzione migliore per quanti sono rimasti senza lavoro. La missione della Chiesa sarà sempre quella di difendere la dignità dei lavoratori".

Pier Francesco Nesti