
Il grosso ramo si è staccato da un’altezza di 15-20 metri fortunatamente quando nessuno si trovava in zona
Non si sa quando sia caduto. Ma ieri mattina, gli addetti di Alia hanno trovato un grosso ramo di un bagolaro a terra, all’incrocio fra due vialetti asfaltati che attraversano il parco delle Cascine, nella zona di viale della Catena. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Firenze Ovest e dei tecnici del Comune, per rimuovere la branca e mettere in sicurezza la zona.
Secondo le prime verifiche il ramo si è staccato da un’altezza di 15-20 metri ed è precipitato a terra, fortunatamente quando nessuno si trovava in zona: in caso contrario, la conseguenze avrebbero potuto essere serie. Da quanto si apprende, la pianta era stata sottoposta ad accertamenti (una Vta, ovvero "Visual tree assessment", la valutazione visiva della stabilità di un albero) nel marzo 2024, risultando sana e senza problemi di stabilità. Avrebbe quindi dovuto essere nuovamente controllata a marzo prossimo. Secondo gli esperti, d’altronde, si tratterebbe di un caso di "Sudden branch drop", la rottura (o il cedimento) improvviso delle branche, di cui parliamo nella pagina a fianco.
Un fenomeno non prevedibile e ancora poco studiato che viene definito anche "Summer branch drop" (rottura estiva delle branche) perché si verifica solitamente nei mesi più caldi, in assenza di vento o di sollecitazioni particolari. Il caso fa discutere anche perché si è verificato a pochi giorni (e a pochissima distanza) da un episodio analogo e ben più grave.
Il 12 giugno, una ragazza di 23 anni di Monza è stata colpita da un ramo caduto sempre alle Cascine, dove era in attesa di entrare al concerto dei Guns n’ Roses in occasione Firenze Rocks 2025. Ha subito un trauma cranico, la frattura della clavicola e della gamba, tanto da dover essere trasportata in codice rosso a Careggi. Ferito in modo lieve un uomo di 59 anni. A seguito dell’episodio sono scattati vari controlli straordinari alle alberature, con particolare attenzione a una ventina di tigli su viale della Tinaia. Ma ieri mattina, ecco il nuovo caso ha riacceso le polemiche.
"Dopo il ferimento di una giovane, con solite fanfare, ci sono stati dei controlli, tardivi, al patrimonio arboreo delle Cascine, polmone verde residuo nella città dell’"albericidio" – hanno detto i consiglieri della Lista Schmidt, Massimo Sabatini, Paolo Bambagioni, Eike Schmidt -. Tuttavia, i fatti smentiscono ancora una volta la giunta: altro giorno, altro ramo giù. Per fortuna senza danni. Nel frattempo nessun mea culpa, nessun ripensamento sulla gestione del verde che fa acqua da tutte le parti. Auspichiamo che il Comune e la Direzione ambiente si facciano sentire con le ditte e si faccia un check-up serio e rigoroso del verde, non interventi spot".
"Voglio pensare che le continue accuse dei consiglieri della Lista Schmidt siano dovute alla loro assenza dalla commissione ambiente – ha replicato il presidente della commissione, Giovanni Graziani (Avs-Ecolò) - perché altrimenti risulta difficile pensare che non riescano a comprendere le procedure. Monitoraggio e controllo delle alberature hanno regole precise che sono scrupolosamente seguite dall’amministrazione. Lanciare accuse infondate di lavorare con interventi spot è spiegabile solo da chi non conosce la realtà, le normative e le attività della Direzione ambiente o da chi vuole fare polemica gratuita".