REDAZIONE FIRENZE

Fratelli d’Italia lancia la sfida: "Puntiamo su sanità e Cpr. Basta con la sinistra dei no"

Otto i nomi che a Firenze correranno per aggiudicarsi uno scranno in Regione. I meloniani puntano anche sulle infrastrutture: "Aeroporto, una priorità". E su Tomasi: "Parla un linguaggio semplice e pragmatico. Ce la faremo". .

In alto, la presentazione dei candidati di Fdi; sotto, la sede di piazza Oberdan

In alto, la presentazione dei candidati di Fdi; sotto, la sede di piazza Oberdan

Con otto nomi il lista, un’età media giovane – dai 28 ai 51 anni – e un programma incentrato su infrastrutture, sanità e sicurezza, Fratelli d’Italia ha ufficialmente presentato, ieri, la squadra che correrà nel collegio di Firenze alle elezioni regionali. L’evento si è svolto in un clima carico di determinazione, ma anche con l’amaro in bocca per quanto accaduto nella notte: davanti alla sede di piazza Oberdan è stato sversato dell’olio, sia sull’ingresso che lungo il marciapiede. Un gesto che i meloniani hanno letto come una provocazione o un’intimidazione pur evitando toni allarmistici. "Alla violenza rispondiamo con il sorriso, nella speranza che tutte le altre forze politiche solidarizzino con noi per quanto accaduto. Se così non fosse sarebbe grave", ha detto il senatore Michele Barcaiuolo, commissario cittadino di Fdi, che ha introdotto i candidati uno per uno, sottolineando la "presenza di volti nuovi accanto a profili già noti per l’impegno politico e sociale."

Tra chi aspira a occupare una posto nel nuovo parlamentino toscano ci sono Jacopo Cellai, consigliere comunale a Firenze dal 2004 al 2019 e coordinatore cittadino del partito, Stefania Vivoli, che per quasi un ventennio ha lavorato per quasi venti anni in regione e ora impegnata in Senato, Alessandro Draghi, vice presidente del Consiglio comunale e con una lunga militanza nella destra, Sheila Papucci, presidente di Cna Laboratorio e responsabile del Dipartimento imprese di Fdi, Giovanni Gandolfo, consigliere comunale fiorentino, imprenditore nel settore turistico e membro dell’assemblea nazionale del partito. E ancora. Elena Rossi, avvocato esperta in diritto civile, fallimentare e della famiglia, Matteo Chelli, che siede tra i banchi del Salone de’ Dugento e consigliere nazionale Anci, infine Isabella Geraci, legale e consigliera del Q3.

A livello di temi, ha aggiunto il senatore Barcaiuolo, "abbiamo una condivisione di idee, programmi che" gli avversari politici "non hanno. Penso alle infrastrutture, all’aeroporto di Firenze. Il centrodestra è compatto e all’interno della coalizione Fdi rivendica il ruolo di protagonista. La sanità poi è un tema centrale". Sulle scelta di Alessandro Tomasi come candidato governatore, ha concluso il commissario cittadino, "per l’esperienza che ho so benissimo che quando c’è un candidato all’inizio ognuno ha le proprie idee ma la forza del centrodestra è che noi stiamo insieme per scelta". Il capolista Cellai ha poi rimarcato che "noi vogliamo rappresentare la politica dei sì contro la politica dei no. Se si conferma il centrosinistra con Giani, sarà no al centro per il rimpatrio, sarà no a qualsiasi impianto per i rifiuti. Sarà una serie di no che bloccano lo sviluppo della Toscana, noi siamo il cambiamento. Tomasi parla un linguaggio semplice, chiaro e pragmatico".

Infine, i candidati di Fratelli d’Italia ritengono necessari i Centri di permanenza per il rimpatrio per garantire sicurezza in città e il controllo dei flussi migratori. "Firenze non può continuare a essere ostaggio della sinistra che ignora i problemi reali dei cittadini – è stato detto durante la conferenza stampa di presentazione – Noi abbiamo una visione alternativa e concreta, basata sul buion senso, rispetto delle regole e attenzione ai bisogni delle famiglie". Insomma, la campagna per i meloniani è partita. E, nonostante l’olio versato davanti alla sede, la destra fiorentina assicura: "Siamo solo all’inizio. E siamo pronti a correre".

Anton io Passanese