LISA CIARDI
Cronaca

Fondi per antenne nei Comuni senza segnale

Un bando per supportare gli operatori telefonici che intendono installare le antenne in zone senza segnale telefonico. È stata appena...

Un bando per supportare gli operatori telefonici che intendono installare le antenne in zone senza segnale telefonico. È stata appena...

Un bando per supportare gli operatori telefonici che intendono installare le antenne in zone senza segnale telefonico. È stata appena...

Un bando per supportare gli operatori telefonici che intendono installare le antenne in zone senza segnale telefonico. È stata appena approvata dalla giunta toscana la relativa delibera, con uno stanziamento di trecentomila euro per la realizzazione di pali e tralicci che verranno messi a disposizione degli operatori di telecomunicazioni in modo gratuito, tramite bando. Gli operatori stessi dovranno poi attivare il servizio entro sei mesi e mantenerlo attivo per un almeno dieci anni, rinnovabili.

La misura sperimentale riguarda diciassette Comuni sui quarantatré complessivi con le maggiori criticità: Bagnone, Comano (Massa Carrara), Camaiore, Coreglia Antelminelli, Fosciandora, Minucciano, Pescaglia, Stazzema (Lucca), Londa, Marradi, San Godenzo, Vicchio (Firenze), Gaiole in Chianti (Siena), Marliana (Pistoia), Massa Marittima, Monterotondo Marittimo e Roccalbegna (Grosseto). Luoghi dove si può non avere segnale o un servizio dati con velocità inferiori ai 30 Mbps.

"Nella legge regionale sulla Toscana diffusa – ricorda il presidente della commissione aree interne Marco Niccolai (foto) – approvata nei mesi scorsi ero stato promotore dell’inserimento di un emendamento affinché si prevedesse un sostegno ai cittadini delle aree montane o rurali privi di connessione cellulare che passasse attraverso una collaborazione proattiva delle amministrazioni comunali con gli operatori telefonici favorendoli nell’installazione dei loro ripetitori. Portiamo un risultato importante con una soluzione innovativa sul panorama nazionale, e andiamo così a dare risposte a cittadini e imprese che con l’accesso a internet ci vivono e ci lavorano".