
Le esequie dell’ex difensore viola Celeste Pin, venerdì scorso nella basilica di Santissima Annunziata
FIRENZEServiranno gli specialisti della polizia postale di Roma per sbloccare il telefono di Celeste Pin, l’ex calciatore viola trovato privo di vita nella sua villa sulle colline di Careggi lo scorso 22 luglio, sulla cui morte è in corso un’indagine per omicidio colposo.
Ieri mattina, negli uffici degli specialisti di via Casella si sarebbe dovuto affidare l’incarico per una consulenza finalizzata all’acquisizione del contenuto dello smartphone del 64enne, ma prima di poter avviare queste operazioni sarà necessario trovare il codice che “apre“ il dispositivo, una sequenza che soltanto l’ex difensore della Fiorentina conosceva e che quindi deve essere individuata.
Dunque il dispositivo è stato inviato nella Capitale, dove sono presenti le strutture necessarie per sbloccare lo smartphone.Al ritorno dell’apparecchio, inizierà la copia forense e successivamente l’analisi del contenuto: l’attenzione si concentrerà sulle chat, le ultime conversazioni, dove potrebbe annidarsi una spiegazione al gesto che l’ex difensore viola ha compiuto in un periodo all’apparenza per lui sereno, senza dare spiegazioni, sorprendendo tutti.
E’ stata una denuncia dell’ex moglie, Elena Fabbri, a far ripartire un’inchiesta che si stava invece avviando verso l’archiviazione. La donna, in una denuncia al commissariato di Rifredi, ha infatti esternato tutti i suoi dubbi sull’ipotesi del suicidio, un’azione plateale in cui non “riconosce“ lo stile e il modo di essere del suo ex, sempre attento, a suo dire, all’immagine.
Tuttavia, i primi risultati dell’autopsia (anche se ancora mancano i risultati dei prelievi e dei tossicologici) vanno confermando l’ipotesi iniziale, ma le indagini prendono in considerazione anche la possibilità che l’ex difensore possa essere stato istigato a compiere un gesto estremo.Venerdì scorso, nella chiesa di Santissima Annunziata, un migliaio di persone hanno dato a Pin l’ultimo saluto.
Nato nel Comune trevigiano di Colle Umberto, Celeste è arrivato giovanissimo alla Fiorentina, dove ha giocato per nove stagioni, tra il 1982 e il 1991, accanto a campioni come Antognoni, Baggio, Dunga, o l’attuale tecnico viola Stefano Pioli. Dopo la fine della carriera da calciatore aveva deciso di stabilirsi definitivamente a Firenze, dove erano nati anche i suoi due figli avuti dalla prima moglie, Jonis e Niccolò. Celeste si era poi risposato con Gloria, da cui ha avuto un’altra figlia, anche lei fiorentina. Oltre a lavorare nell’ambito immobiliare, da tifoso viola era anche un commentatore in radio e tv, impegnato anche nel sociale.
ste.bro.