
Secondo Federconsumatori solo il 46,5% dei residenti lascerà la città. L’aumento dei prezzi, in particolare nella ristorazione, scoraggiano molti. Mese decisivo per l’arrivo dei visitatori, finora in flessione rispetto al 2024
Firenze, 28 luglio 2025 – Firenze si prepara al primo vero esodo estivo, ma con numeri che raccontano una doppia velocità. Da un lato ci sono i dati nazionali, che parlano di oltre 6,4 milioni di presenze in questo fine settimana nelle strutture ricettive italiane, con un tasso medio di occupazione delle camere pari al 79%. Dall’altro, ci sono quelli fiorentini. Decisamente più prudenti.
Secondo Federconsumatori, solo il 46,5% dei cittadini del capoluogo toscano partirà per le vacanze estive, frenato soprattutto dai rincari record dei trasporti. I dati nazionali diffusi da Confesercenti e rilevati dal Centro Studi Turistici di Firenze indicano un quadro complessivamente positivo, sebbene in lieve calo rispetto al 2024, quando la saturazione delle camere per lo stesso weekend era all’82%. In termini assoluti, la differenza è di circa 150mila pernottamenti in meno.
Le mete più gettonate si confermano le località marine (88% di occupazione) e i laghi (89%), mentre le città d’arte, Firenze compresa, segnano un arretramento fermandosi al 72%, in flessione rispetto all’anno scorso. Le località termali non vanno oltre il 71%, mentre le destinazioni montane e collinari si attestano rispettivamente al 76% e 75%.
Le macroaree mostrano andamenti contrastanti: il Nord Ovest guida la classifica con l’81%, trascinato dalla Liguria, seguito dal Nord Est (79%), grazie ai buoni risultati di Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Il Centro Italia, con Toscana compresa, si ferma al 76%, mentre Sud e Isole registrano una media del 75% nonostante le buone performance di Sardegna e Puglia.
“Dopo un avvio di stagione più lento del previsto, tra le imprese c’è attesa per l’accelerazione d’agosto”, spiega Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. “Finora è stata un’estate anomala, con andamenti altalenanti e un ritorno del turismo mordi e fuggi del weekend”. “Cresce la componente straniera – puntualizza ancora Messina mentre la domanda interna procede con maggiore cautela”.
Una cautela ben visibile proprio a Firenze. Qui, secondo Federconsumatori, le partenze vere e proprie – cioè quelle superiori a cinque giorni – riguarderanno meno della metà dei residenti”. Il 53% dei fiorentini opterà infatti per vacanze molto brevi, di due o tre giorni, spesso ospitati da amici o parenti per contenere i costi. Solo una minoranza potrà permettersi soggiorni più lunghi. A pesare sono soprattutto i rincari dei trasporti: +13/14% per i voli e +10% per i treni rispetto al 2024.
Un’estate quindi più “ridotta”, con molte famiglie che resteranno in città, cercando sollievo dal caldo con escursioni giornaliere al mare, gite in montagna o giornate nei parchi acquatici. “Ma anche una giornata di svago può diventare un piccolo salasso” sottolinea Laura Grandi, presidente Federconsonsumatori Toscana. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi di una giornata tipo in un parco acquatico per una famiglia composta da due adulti e due ragazzi: il totale medio è salito a 290,07 euro, il 4% in più rispetto al 2024.
I biglietti d’ingresso sono aumentati del 4% per gli adulti, mentre per i ragazzi si registra un lieve calo (-6%). Ma è sul fronte della ristorazione che si evidenziano i rincari più consistenti: +37% per quattro panini, +3% per la colazione e +2% per una bottiglietta d’acqua. Prezzi che, rispetto a quelli di un normale bar, risultano maggiorati anche del 300%. Non stupisce, dunque, che molti preferiscano portarsi il pranzo da casa per riasparmiare qualcosa.
Tra partenze brevi, costi in crescita e vacanze dimezzate, Firenze si prepara ad affrontare l’alta stagione con una certezza: il vero banco di prova sarà agosto. E non per tutti sarà un mese di villeggiatura.