
L'architetto Luigi Ulivieri
Firenze, 27 luglio 2025 – Per oltre un quarantennio ha intrecciato competenza tecnica, visione ambientale e passione civile, contribuendo profondamente alla trasformazione e tutela del territorio fiorentino e toscano: l'architetto Luigi Ulivieri, figura di spicco nel panorama nazionale dell'urbanistica, è morto all'età di 73 anni. I funerali saranno celebrati lunedì 28 luglio alle 15, nella chiesa della Santissima Annunziata di Capraia Castello a Capraia Fiorentina, nel comune di Capraia e Limite.
Nato a Montelupo Fiorentino il 12 dicembre 1951, laureato con il massimo dei voti e lode all'Università di Firenze, Ulivieri ottenne l'abilitazione alla professione di architetto nel 1976. Da allora, ha legato indissolubilmente la propria attività all'amministrazione provinciale di Firenze, dove entrò nel 1971, divenendo dirigente nel 1988 e ricoprendo fino al 2013 ruoli apicali nella pianificazione territoriale, ambientale e infrastrutturale. Dal 2016 aveva aperto un proprio studio professionale.
Come responsabile del Settore Pianificazione Territoriale e, successivamente, direttore Generale dell'Area Sviluppo e Territorio della Provincia di Firenze, Luigi Ulivieri fu tra i principali autori del Piano territoriale di coordinamento provinciale del 1998, il primo strumento di pianificazione integrata del territorio a scala provinciale, oggi considerato un riferimento per la pianificazione sostenibile in Italia.
Fu ideatore e coordinatore del Progetto Parco Fluviale dell'Arno, che coniugava riqualificazione ambientale, mobilità dolce e valorizzazione del paesaggio. All'interno di questo ambizioso disegno, spicca il progetto "Briglie sull'Arno", un intervento pionieristico di recupero di 12 briglie fluviali trasformate in centrali idroelettriche di ultima generazione: un modello europeo di integrazione tra ingegneria, ecologia e produzione di energia sostenibile.
Ulivieri ha firmato progetti chiave per la città di Firenze: la riqualificazione delle sponde dell'Arno, il recupero del complesso monumentale di Sant'Orsola nel quartiere di San Lorenzo, e soprattutto il progetto per la risistemazione della Fortezza da Basso (2009-2013), con il recupero dei bastioni del Sangallo trasformati in giardini pensili con vista panoramica sulla città.
Visionario ma concreto, aveva proposto soluzioni innovative per la mobilità urbana e interregionale, come il riuso dei tracciati dell'alta velocità per il trasporto merci e un sistema a guida vincolata che potesse sfruttare le infrastrutture ferroviarie esistenti per migliorare il trasporto pubblico nell'area metropolitana fiorentina. Oltre all'attività progettuale, Luigi Ulivieri ha dato un contributo fondamentale nella definizione di politiche pubbliche a livello nazionale. È stato membro del Comitato Standard Cartografici del Ministero della Funzione Pubblica e ha partecipato alla progettazione strategica per l'istituzione della Città Metropolitana di Firenze. Ha coordinato progetti europei come Med-Plan all'interno del programma "Med-Urbs" del''Unione Europea e ha fatto parte degli Osservatori Ambientali per grandi opere infrastrutturali come l'Alta Velocità Bologna-Firenze e il nuovo aeroporto fiorentino di Peretola. Parallelamente, ha avuto un'intensa attività di docenza e divulgazione: conferenziere e professore a contratto presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Firenze, è stato promotore di una cultura tecnica e ambientale fondata sulla sostenibilità e l'interdisciplinarità. Ha diretto la collana editoriale "Ad Arnum" (Franco Angeli Editore), raccogliendo riflessioni e progetti sui temi dell'urbanistica e del paesaggio.
Nel 2016 aveva fondato a Capraia e Limite uno studio professionale indipendente, dedicandosi a progetti di architettura e urbanistica sia pubblici che privati, mantenendo sempre come riferimento i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. E' stato, ad esempio, l'architetto del restauro di Palazzo Malaspina e della nuova biblioteca comunale di Barberino Tavarnelle. È stato anche presidente dal 2014 della Fondazione Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, rimanendo in carica un decennio. Dal 2008 era Accademico d'Onore dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.