STEFANO BROGIONI
Cronaca

Via Mariti, il cantiere paralizzato: "Disponibili al dialogo con tutti. La priorità è riaprire via Da Empoli"

L’assessore all’urbanistica Biti risponde all’invito dell’amministratore giudiziario dell’impresa della trave per un incontro con Esselunga. "Abbiamo già chiesto un progetto per mettere in sicurezza la strada".

Il retro del cantiere di via Mariti: via Giovanni da Empoli è chiusa alla circolazione per il rischio crolli

Il retro del cantiere di via Mariti: via Giovanni da Empoli è chiusa alla circolazione per il rischio crolli

FIRENZEContatto. L’invito a un incontro fra Comune ed Esselunga, sollecitato da Gennaro Scalamandrè, commercialista fiorentino e amministratore giudiziario della Rdb Ita - l’impresa che ha progettato e realizzato la trave che, spezzandosi, provocò la morte di cinque operai nel cantiere di via Mariti - nell’ottica del completamento dei lavori del supermercato e la ’restituzione’ dell’area, oggi sotto sequestro o interdetta alla circolazione (come via Giovanni da Empoli), ha ricevuto il primo sì. Da Palazzo Vecchio.

"Siamo aperti al dialogo con tutti e disponibili a organizzare un confronto – dice l’assessora all’Urbanistica Caterina Biti – già con Esselunga abbiamo sempre avuto un rapporto che continuiamo a tenere aperto, ed è coinvolgendo anche loro che potremmo prendere in considerazione questo tipo di proposte. In questo contesto valutiamo e approfondiamo con estrema attenzione ogni tema sul tavolo perché si tratta di una vicenda molto complessa e delicata, vista ancora l’indagine in corso, una ferita aperta nel cuore della nostra città". "Ultimamente con Esselunga - prosegue Biti - abbiamo interloquito per aspetti che riguardano l’intervento di messa in sicurezza finalizzato alla riapertura di via Giovanni da Empoli e il completamento delle opere di urbanizzazione, tutti interventi che interessano prioritariamente i nostri cittadini".

Per i residenti, il divieto d’accesso alla strada è uno degli aspetti di maggior impatto sulla vita quotidiana. Ma il Comune, su questo, non fa passi in avanti.

"Via Giovanni da Empoli resterà chiusa finché non ci saranno le garanzie di sicurezza assoluta per i cittadini in quel tratto di strada; il Comune assieme ad Asl, Genio Civile e Vigili del Fuoco sono al lavoro e in costante confronto con i tecnici di Esselunga affinché presentino al più presto un progetto di messa in sicurezza che garantisca quanto richiesto". Sul fronte Esselunga, nessuna posizione ufficiale ma si capisce che il percorso, in accordo con il Comune, per poter avviare la messa in sicurezza dell’area prospiciente a via Giovanni da Empoli finalizzata alla sua riapertura, sta andando avanti. Ogni passaggio dovrà però ricevere il via libera del tribunale.

L’area dell’ex panificio militare teatro della strage, di proprietà de La Villata, l’immobiliare del colosso del carrello, è ancora sotto sequestro. La “nuova“ Rdb Ita, che dopo l’intervento del giudice ha avviato una revisione su tutti le commesse avvalendosi di un super consulente quale il professor Di Frisco del Politecnico di Milano, si è offerta di testare lo stato dei prefabbricati già montati e di concludere l’appalto con i nuovi standard produttivi adottati. Un’idea per sbloccare il cantiere che potrebbe essere gradita anche ai magistrati, le cui indagini stanno per terminare.

ste.bro.