
Nel quartiere di Rifredi energia elettrica a singhiozzo Si teme per le persone fragili e gli anziani molti dei quali malati
Non solo il centro storico. Il blackout che ieri ha colpito Firenze ha avuto pesanti ripercussioni anche in altre zone della città, in particolare nel Quartiere 5, dove decine di famiglie, molte delle quali con anziani e persone fragili, hanno vissuto ore di grande difficoltà. Con temperature che in casa hanno superato i 40 gradi e nessuna possibilità di accendere ventilatori o condizionatori: la situazione è diventata rapidamente insostenibile. "Sono due giorni che viviamo al buio, con brevi interruzioni in cui l’elettricità torna e poi sparisce di nuovo", raccontano alcuni residenti di via delle Panche e dintorni. "Abbiamo chiamato l’Enel più volte, ma nessuno è stato in grado di dirci chiaramente cosa stia succedendo. L’altra sera ci avevano promesso che la corrente sarebbe tornata alle 19, invece è rientrata solo alle 2 del mattino. Ci sentiamo presi in giro".
Il disagio non si è limitato al caldo insopportabile. In diversi casi, a soffrire maggiormente sono state persone con patologie respiratorie, che utilizzano macchinari per l’ossigeno. Senza elettricità, i dispositivi smettono di funzionare. "Abbiamo avuto paura", dice la figlia di un uomo di 78 anni affetto da una grave insufficienza polmonare. "Per fortuna avevamo una piccola batteria di emergenza, ma non sarebbe bastata per tutta la notte". Il blackout ha colpito a macchia di leopardo: alcune vie sono rimaste al buio per ore, altre con continue interruzioni. Le segnalazioni si sono moltiplicate, ma i cittadini raccontano di essere stati rimbalzati da un numero all’altro, senza ottenere risposte. In alcuni casi, i condomini si sono organizzati per portare acqua fresca agli anziani rimasti chiusi in casa. "Siamo abbandonati", dicono. "Chiediamo solo un po’ di chiarezza, e un intervento che sia davvero risolutivo. Perché queste interruzioni, nel pieno dell’estate e con temperature così alte, sono pericolose".
Antonio Passanese