
Storia, cultura e radici religiose si intrecciano nel restauro del mantello miracoloso di Bernardino da Feltre (1439-1494) tornato a...
Storia, cultura e radici religiose si intrecciano nel restauro del mantello miracoloso di Bernardino da Feltre (1439-1494) tornato a casa a San Casciano e per la prima volta visibile al pubblico nel monastero delle Clarisse. È lì che è stato presentato da suor Madre Maria Livia, dalla restauratrice Concita Vadalà, della storica dell’arte Mesi Bartoli e della vicesindaca Martina Frosali. Per l’occasione sono in programma due giorni di studi e celebrazioni, domani e domenica, intorno alla figura di Bernardino da Feltre e al tema del credito alle persone più fragili. Nel corso dell’iniziativa si terrà l’ostensione del mantello miracoloso in concomitanza con le Giornate del Patrimonio (Ehd).
Bernardino, che aveva quattro figlie clarisse, fondò il monastero di San Casciano ma la vicinanza con Firenze rendeva il paese poco sicuro. Una delle clarisse, Suor Brigida nel 1529 prese con sé il mantello, consapevole dell’importanza dell’oggetto, e lo portò al monastero di San Giovanni Valdarno dove era destinata. E lì vi rimase per 4 secoli, venerato come mantello miracoloso che operava guarigioni. Nel Novecento il mantello arrivò alla comunità religiosa di Fiesole. È stata poi l’attuale suor Livia, ultima badessa di Fiesole, a riportarlo a ‘casa’ nel convento di San Casciano e conservarlo per di restituirlo alla comunità. L’obiettivo di Suor Livia è infatti quello di raccontare questa affascinante storia nata da un atto di gratitudine.
O.Mu.