
l muro dell’ex convento di Villa Salvi, a Coverciano, sfregiato da un graffito
Firenze, 19 agosto 2025 – Un muro dell’ex convento di Villa Salvi, complesso del Duecento in via Salvi Cristiani a Coverciano, è stato imbrattato con una grossa scritta blu: un disegno stilizzato con una stella e accanto la tag “BORYO C4”.
A segnalarlo è Patrizia, residente della zona: “Il senso civico mi porta a denunciare questo degrado e questa inciviltà – scrive –. Purtroppo, è uno dei tanti episodi di degrado di una città ormai lontana dalla bella Firenze che fu. La nostra città è quotidianamente invasa da crimini e aggressioni a tutto e a tutti. Qui a Coverciano non si contano i tentativi di furti nelle auto e nelle abitazioni”.
La firma lasciata sul muro non è casuale. La stella è un elemento ricorrente nei simboli delle crew di writer, “BORYO” appare come una tag personale, mentre “C4” potrebbe indicare un determinato gruppo. Ma sono dettagli.
Il problema, come sottolinea la lettrice, è che ad essere colpito non è un edificio qualsiasi. Villa Salvi fu convento delle agostiniane e luogo di pellegrinaggio delle suore Passioniste, poiché li fu sepolta Maria Maddalena Frescobaldi-Capponi.
“A giugno – ricorda Patrizia – io e Luciano Artusi ci siamo proposti di approfondire proprio la storia di questo convento medievale. Vederlo così sfregiato fa male”.
E pensare che, sul piano penale, il vergognoso gesto avrebbe conseguenze ben precise. Chi imbratta un bene culturale rischia fino a 5 anni di reclusione e 10mila euro di multa. Non solo. La Soprintendenza potrebbe anche chiedere il risarcimento e il rimborso delle spese di restauro, che ovviamente in un caso come questo supererebbero e non di poco le sanzioni economiche. “Quanto accaduto è l’ennesimo segnale del decadimento culturale della città”, scuote la testa la lettrice.