CRISTINA CRISCI
Cronaca

C’è aria di Francia a Città di Castello. Piovani emoziona con il Cantico

Il Festival delle Nazioni apre stasera a San Domenico con una composizione originale scritta dal maestro

Monica Bellucci, nativa di. Città di Castello, ha inviato un messaggio video

Monica Bellucci, nativa di. Città di Castello, ha inviato un messaggio video

Nell’anno in cui il Festival delle Nazioni celebra la Francia, tra i simboli identitari condivisi con l’Italia c’è Monica Bellucci, attrice di Città di Castello, ma di ‘adozione’ francese. E proprio Monica ha mandato un saluto al Festival in vista dell’apertura di stasera alla quale non potrà partecipare - precisa in un videomessaggio - perché impegnata nel set cinematografico a Riad, del film "Seven Dogs". La Bellucci saluta con affetto il Festival della sua città dove si sta per alzare il sipario sull’edizione numero 58, ispirata alla musica francese.

Il programma offre subito un importante momento di ascolto, con la nuova creazione di Nicola Piovani, il pianista premio Oscar che sarà poi protagonista di un concerto il 2 settembre. Ma sin da stasera si sentirà la sua presenza nella chiesa di San Domenico a Città di Castello dove risuonano in prima assoluta le note di "Preludio al Cantico", una composizione originale per coro e orchestra scritta da Piovani e interpretata dalla Guiyang Symphony Orchestra e dalla Corale Marietta Alboni; sul podio il direttore Guoyong Zhang.

La musica come veicolo per approfondire tematiche di scottante attualità attingendo dai messaggi del passato, uno strumento militante per creare ponti: "Il Preludio è ispirato al tema francescano dell’amore per la natura, la sua sacralità, la sua bellezza e il suo mistero, tema che è reso ogni giorno più importante dai disastri ambientali che l’uomo sta provocando sul proprio pianeta", racconta Nicola Piovani.

Scritto nel 2015 doveva essere il primo capitolo di un’opera sinfonica dedicata al Cantico delle Creature, "ma la commissione, per motivi complessi, si fermò - racconta ancora - Io avevo intanto scritto il primo capitolo, intitolato appunto Preludio al Cantico e decidemmo di presentarlo nel settembre del ‘15 ad Assisi. L’esecuzione era prevista all’aperto, ma il maltempo ci mise la coda. Sono molto felice che ora possa finalmente vedere vita in pubblico al Festival delle Nazioni". E questa composizione non poteva trovare luogo migliore, per la sua ripresa, ancora una volta, in Umbria.

Aspettando forse l’occasione per terminare l’opera completa, nel Prologo Piovani parte dallo stupore che genera la lettura del testo poetico di San Francesco così intriso di concetti vicini all’epoca contemporanea. Lo stesso Piovani sarà poi protagonista di un concerto dal titolo "Note a margine" il 2 settembre alle 21 in piazza Torre di Berta a Sansepolcro (Arezzo).

Far scorrere il programma sui vari binari stilistici di tutte le epoche della letteratura musicale è vocazione del Festival delle Nazioni che pone attenzione anche alla commistione di generi e linguaggi, come la nuova versione de "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry, (6 settembre Città di Castello, Chiesa di San Domenico) nell’interpretazione di Vanessa Gravina. Il 3 settembre omaggio a Francois Truffat con Rita Marcotulli al pianoforte, poi un altro speciale omaggio al cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini che in Francia fu molto apprezzato: il 4 settembre ad Anghiari all’Auditorium Mascagni c’è "Storia di un Gesù" scritto e interpretato da Guido Barbieri. Ma sono tanti gli appuntamenti nel programma del Festival che da stasera e fino al 12 di settembre tocca i luoghi più belli dell’Altotevere e della Valtiberina.

Cristina Crisci