
Nel dossier da presentare al Ministero uno spazio significativo dedicato alla musica e alla storia. Fondazione Michelucci e Fabbrica Europa propongono uno spettacolo straordinario sul Ninfale fiesolano.
Sessantadue progetti riuniti in otto capitoli, che abbracceranno ventotto piazze fiesolane, dal centro alle frazioni. E’ questo il dossier che il 25 settembre Fiesole presenterà al Ministero della cultura, per concorrere al titolo di Capitale della cultura del 2028. I contenuti del progetto, realizzato alla fine di sei mesi di partecipazione con i cittadini, è stato presentato ieri pomeriggio al Teatro Romano di Fiesole, nel clima di una grande festa all’insegna della musica.
E proprio la musica sarà uno di punti di forza dell’intero programma e il primo capitolo del dossier. Come spiegato dal sindaco Cristina Scaletti e dal direttore scientifico Paolo Verri, il viaggio verso la candidatura sarà l’occasione per mettere in evidenza le grandi potenzialità della Scuola di Musica di Fiesole che propone il rilancio dell’Orchestra Giovanile Italiana (Ogi) con un programma rafforzato di nuovi percorsi formativi, masterclass e residenze artistiche affidate a direttori di prestigio internazionale. La serata è stata arricchita proprio da momenti con la Scuola di Musica di Fiesole, la Filarmonica G. Verdi e altre realtà locali, con canti corali condivisi dal pubblico. Non è mancata una sorpresa “d’autore“, con la partecipazione di Roberto Vecchioni, che ha espresso il suo sostegno a Fiesole attraverso un videomessaggio, in cui ha raccontato il suo legame con la città e il ruolo fortemente simbolico di Catilina.
Un altro capitolo strategico ha per titolo “Fiesole giardino segreto“, per promuovere la sinergia tra pubblico e privato, aprendo ville, conventi e spazi solitamente inaccessibili. L’idea nasce dalla consapevolezza che Fiesole custodisce un patrimonio di luoghi straordinari spesso invisibili al grande pubblico: cortili rinascimentali celati dietro portoni storici, terrazze panoramiche private con vista sull’Arno, laboratori artigianali che conservano antichi saperi, biblioteche familiari ricche di volumi rari, giardini botanici privati. Nel terzo momento del dossier, Fiesole comunità diffusa, spiccano iniziative che trasformano le periferie in centri di innovazione sociale e culturale. Tra le altre, quella dell’Associazione StArt Attitude che darà vita a un festival di arte pubblica contemporanea, strumento di rigenerazione territoriale, nonchè “Compiobbi a Colori” che mira a fare della frazione un vivace distretto di arte contemporanea.
Quarto capitolo e cuore del dossier è Fiesole trasmissione della memoria, di cui si è raccontato il progetto proposto dalla Fondazione Giovanni Michelucci e dalla Fondazione Fabbrica Europa e realizzato in collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino: un grande spettacolo intersettoriale basato sul Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio. “Fiesole natura umana“ è invece il capitolo che celebra il territorio come opera d’arte vivente, frutto del dialogo millenario tra uomo e ambiente.
Per “Fiesole finestra sull’infinito“, spicca il progetto ideato da Berlinghiero Buonarroti che mette in relazione le macchine combinatorie con l’intelligenza artificiale. Infine, all’interno di “Fiesole centro di cultura cosmopolita“, Elena Torta, responsabile della comunicazione dell’Istituto Universitario Europeo, ha presentato il progetto di condivisione degli Archivi Storici dell’Unione Europea, e del ruolo dei giovani ricercatori dell’Istituto come ambasciatori della candidatura a livello internazionale. "Una serata indimenticabile in cui appare evidente la forza progettuale della collettività di Fiesole e del suo territorio - ha detto Cristina Scaletti –. Il dialogo nato tra istituzioni e cittadini con il dossier è già il frutto più maturo e indelebile di questa candidatura".