MANUELA PLASTINA
Cronaca

Caldo anomalo e boom di turisti. Gli accessi crescono ancora: "Ma le risposte sono immediate"

Il direttore Giannasi: "A luglio i pazienti sono aumentati del 10 per cento" .

Estate calda per gli ospedali fiorentini, ma il sistema dell’emergenza regge

Estate calda per gli ospedali fiorentini, ma il sistema dell’emergenza regge

Il sistema dell’emergenza negli ospedali fiorentini sta reggendo in questa calda estate. "A luglio abbiamo registrato un incremento del 10% degli accessi rispetto allo stesso mese del 2024 – dice il dottor Gianfranco Giannasi, direttore Area Urgenza Emergenza della Asl Toscana Centro e del pronto soccorso di Torregalli – mentre ad agosto siamo in linea con un anno fa". Colpa del gran caldo, ma soprattutto dell’arrivo di tanti turisti.

"Non solo a Santa Maria Nuova, ma anche negli altri ospedali, come Torregalli, abbiamo avuto tanti accessi da parte di non toscani e stranieri". Segno della maggiore presenza sul territorio di gente di passaggio. Ci sono stati finora episodi – ma neanche troppi - legati al caldo, come sincopi, disidratazione soprattutto per gli anziani, problemi di respirazione, ma l’aumento è stato dettato da molti accessi per punture di insetti, zanzare e tante tante zecche. "La maggior parte dei casi non era da pronto soccorso non essendoci reazioni allergiche importanti".

Può aver giocato un ruolo importante la fobia da West Nile, ma sono stati falsi allarmi: tre giorni fa un 60enne si è presentato a Torregalli con sintomi che hanno fatto temere l’infezione. Ma dal laboratorio di Careggi, dove vengono effettuate tutte le analisi, è risultato negativo. Sempre nel rapporto stretto tra Torregalli e Careggi è stata salvata la vita a un 38enne: aveva una dissecazione dell’aorta, una patologia potenzialmente mortale e che raramente colpisce sotto i 50 anni e senza patologie correlate. Forse, spiegano i dottori, è stata causata dall’assunzione di immunosoppressori e cortisone (il paziente ha subito in passato un trapianto) che hanno provocato la fragilità del collagene e la lacerazione dell’arteria, con rischio emorragia. L’uomo è stato portato a Careggi, operato e salvato.

Il lavoro dei pronto soccorso dunque va avanti in questa lunga estate senza ingolfamenti e a Torregalli in particolare sta funzionando, conferma il dottor Giannasi, la convivenza col Pir. "Per il pronto soccorso è un grande vantaggio, potendo mandare ai colleghi del Punto di intervento rapido i casi meno gravi. Il tempo medio tra l’arrivo del paziente e il rientro verso casa è di 32 minuti. La soddisfazione è elevata e gli 11 medici in sevizio al Pir sono molto bravi: sono per lo più giovani ai primi anni della specializzazione in medicina generale, ma in continuo confronto coi colleghi del pronto soccorso. Per loro è molto formativo e avrà ricadute importanti anche nel futuro e sul territorio".

Anche grazie al successo dell’esperienza del San Giovanni di Dio, con una ventina di accessi al giorno, la sperimentazione di questi punti rapidi (gli altri due fiorentini sono alle Piagge e a Figline) va avanti. Successo anche per il pronto soccorso oculistico, avviato da novembre scorso sempre al San Giovanni Di Dio: "Dal triage – dice Gianassi – i pazienti vengono inviati direttamente agli oculisti e risolvono subito il problema. Prima venivano visitati e poi rimandati a una successiva visita a distanza di giorni. Ora la risposta è immediata, con grande soddisfazione dell’utenza".

Manuela Plastina