LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Pronto soccorso: picco d’estate. Duecento accessi, tanti anziani

Punte alte malgrado i vuoti in città per scontri e incidenti in vacanza. Ma il reparto tiene: ricoveri sotto il 10%

Sale la pressione sul Pronto soccorso durante i mesi estivi: la task force guidata da Maurizio Zanobetti (in alto) si prende cura di duecento persone al giorno

Sale la pressione sul Pronto soccorso durante i mesi estivi: la task force guidata da Maurizio Zanobetti (in alto) si prende cura di duecento persone al giorno

Nella morsa di un’estate da bollino rosso, il pressing sul Pronto soccorso racconta un de ja vu. Racconta tutto ciò che nei mesi delle vacanze e dei colpi di calore accade in città e si specchia nell’hub dell’emergenza, che non chiude mai. Così se il trend resta nella media degli anni precedenti, ci sono andamenti che accelerano nei numeri. è il caso degli anziani, i più esposti d’estate alla stretta di temperature africane che si combinano con le patologie dell’età e quelle croniche. Un mix che fa salire gli accessi al Pronto soccorso: "Registriamo almeno venti ingressi al giorno. Sono persone che arrivano disidratate, che magari bevono poco e con patologie pregresse che amplificano il quadro clinico", spiega Maurizio Zanobetti, al timone dell’hub dell’emergenza. Ma la sua squadra, nonostante il tour de force quotidiano che nei giorni "normali" si traduce in 190 pazienti da seguire che nei giorni "caldi" superano quota duecento, riesce a tenere sotto la soglia del dieci per cento i ricoveri al San Donato. Significa che la fase del triage e degli accertamenti consente di disegnare un quadro clinico che non presuppone la permanenza del paziente in ospedale con il suo trasferimento nei reparti. Significa che la squadra di medici e infermieri lavora compatta alla risoluzione dei casi. Va detto che oltre il 50 per cento gli ingressi al Pronto soccorso sono rappresentati dai cosiddetti codici minori - casi che non dovrebbero passare dal quartier generale dell’emergenza - ma è altrettanto vero che le risposte dei professionisti sui singoli pazienti vanno a segno.

Vale anche per l’area dell’osservazione breve. Ma in questi mesi di solleone, sono in aumento anche gli incidenti stradali: "Soprattutto con la moto o lo scooter, registriamo una crescita dei casi, pur sempre all’interno della media e rispetto allo scorso anno. Possiamo stimare un incremento del 20 per cento. Si va dai piccoli traumi a quelli più importanti. E come sempre, numerosi incidenti si verificano anche sul tratto aretino dell’Autosole, sopratutto in concomitanza con l’esodo verso i luoghi di villeggiatura".

Ma il pericolo non corre solo sull’asfalto perchè a salire nella statistica dei numeri sono anche gli incidenti che accadono in montagna, nei boschi o lungo i sentieri che arrampicano sulle alture. In particolare in Casentino e Valtiberina. "Arrivano in Pronto soccorso turisti con fratture per cadute durante escursioni, a piedi o in bici. Quest’anno vediamo un aumento dei casi". Terzo elemento nell’elenco degli accessi più frequenti nell’hub dell’emergenza, è rappresentato dagli incidenti agricoli. "Si tratta di persone spesso rimaste imprigionate all’interno del trattore con una serie di traumi di varia entità", osserva Zanobetti. Nella trincea del Pronto soccorso, anche l’estate ha un posto d’onore.