LUCIA BIGOZZI
Cronaca

E Ghinelli "battezza" Tomasi. I sindaci insieme in piazza per una serata tra libri e arte

"Dammi retta: se diventi presidente della Regione non tenere anche l’assessorato alla cultura". Alessandro Tomasi, un po’ per gioco e...

I sindaci Ghinelli e Tomasi protagonisti di un confronto sulla cultura

I sindaci Ghinelli e Tomasi protagonisti di un confronto sulla cultura

"Dammi retta: se diventi presidente della Regione non tenere anche l’assessorato alla cultura". Alessandro Tomasi, un po’ per gioco e un po’ sul serio, rovescia i ruoli sulle poltroncine bianche di San Francesco. È lì, sul sagrato più importante della città, condiviso per un giorno con il collega e amico Alessandro Ghinelli. In realtà, si sa, è lui che punta a fare il governatore ma in un pomeriggio di luglio tutto è possibile. Compresa l’unghiatina in guanti bianchi ad Eugenio Giani, che presidente lo è davvero e della cultura in sostanza fa il regista. Mancano poche ore all’ufficializzazione dei due sfidanti, uno nel centro sinistra e Tomasi nel centrodestra, e l’evento a San Francesco danza lì, sul confine del tempo. In apparenza di politica non si parla, o meglio sì ma politica artistica. I due sindaci, uno di Arezzo e l’altro di Pistoia, sono uniti da un nome prestigioso, quello di Marino Marini: la mostra appena inaugurata è a poche decine di metri. Pistoiese doc, protagonista del Novecento, tanti dei capolavori in passerella arrivano proprio da Pistoia. "Per me è un’emozione ritrovare qui opere che ci avevano aperto la strada a diventare capitale della cultura": Arezzo non c’è mai riuscita, Pistoia sì. Ma sul sagrato non corrono invidie, solo solide amicizie. Con Ghinelli orgoglioso dell’evento. "Ci pensavo da tempo e non perché sono pistoiese - motteggia anche lui - sono opere importanti e amo in particolare i bronzi in Fortezza".

La conversazione vira dolcemente verso Firenze, chissà se accarezzando la politica che prima o poi tornerà protagonista. "Sarebbe importante - insiste Ghinelli - guidare il veicolo turistico toscano nella sua intierezza: Firenze è splendida ma valorizzando le altre città vivrebbe meglio anche lei". Tomasi annuisce convinto, chissà se da sindaco di Pistoia o da candidato governatore, e i due si trovano in linea he sulla finalità dell’arte: "Prima di tutto far crescere il gusto e l’orgoglio dei propri cittadini e solo dopo il turismo". Sul sagrato qualche turista c’è, anche se pochi, ma spettatori per l’evento non mancano: un evento, "Isola del libro", che l’organizzatore Italo Marri (in passato senatore di Alleanza Nazionale) ha voluto portare dal Trasimeno ad Arezzo. Da piazza Grande alla terrazza di Fraternita a questa finestra sul sagrato.È lì che si sono decise molte campagne elettorali: Ghinelli lo sa bene, Tomasi forse no e se dovesse scoprirlo magari proverà a tornare prima del voto di ottobre. "Padre, mi accende le luci sugli affreschi?": il portone di San Francesco è aperto e Lorenzo Cinatti non dimentica di essere direttore della Fondazione Guido d’Arezzo. Le opere di Marini sono bellissime ma Piero è sempre Piero.

Lucia Bigozzi