
Un black out ha interessato il centro di Firenze nella giornata di martedì 1 luglio. Disagi per molti negozi
Firenze, 2 luglio 2025 – Il centro si spegne. Ieri pomeriggio, intorno alle 15.30, un black out generale, diffuso a macchia di leopardo, ha lasciato senza energia elettrica interi palazzi e negozi, costretti ad abbassare le serrande prima del previsto tra buio, sistemi di allarme disattivati, Pos e bancomat inutilizzabili. Evacuata la Rinascente in piazza della Repubblica, con un fuggi fuggi per le scale mobili bloccate. Grande preoccupazione anche per i negozi di alimentari, ristoranti e gelaterie per la “tenuta” dei frigoriferi inevitabilmente compromessa. A mandare in tilt la linea elettrica è stato proprio il grande caldo, che da giorni sta mettendo a dura prova la città, come confermato dalla stessa società E-Distribuzione, del Gruppo Enel, intervenuta per il ripristino della linea. Al buio anche il Duomo di Firenze che, dopo il calo di corrente ha subito il blocco dei tornelli. I visitatori presenti all’interno hanno terminato la visita e sono stati fatti uscire, mentre non ne sono stati fatti entrare di nuovi.
Tecnicamente si è trattato di un fenomeno elettrico, definito delle ‘ondate di calore’, che altro non è che un’impennata dei prelievi di corrente, che hanno portato a un aumento dei carichi elettrici sulla rete e quindi al surriscaldamento dei cavi interrati. Le linee hanno ceduto e sono scattate. "E-Distribuzione - fanno sapere dalla società - è intervenuta a controalimentare, dato che la rete elettrica cittadina è ‘magliata a ragnatela’, con sistemi ‘ad anello’ che congiungono trasversalmente più dorsali elettriche e consentono così di attivare sorgenti e direttrici di energia di riserva". Al termine delle manovre, coadiuvate dal Centro Operativo E-Distribuzione di Firenze, che ha consentito di rimettere in assetto la rete elettrica, l’amara scoperta: una parte di cavo interrato danneggiato in due punti, per cui "non è stato possibile restituire elettricità alle utenze posizionate lungo quella singola tratta di rete - spiega E-Distribuzione - né con le operazioni in telecomando né con le ulteriori manovre manuali eseguite dai tecnici operativi sul campo".
Vista l’urgenza, è stato installato un cavo attrezzo, ovvero un tratto di linea in superficie come collegamento di due cabine in sostituzione del tratto di rete sotterranea danneggiato, tra via dei Tosinghi e via dei Medici. Questo ha consentito di ripristinare la corrente per le utenze rimaste al buio, quindi contenere i disagi mentre nel frattempo gli operatori agivano sul tratto danneggiato. "In questi casi le conseguenze per la catena del freddo sono ingenti - commenta Aldo Cursano, presidente Fipe Confcommercio - il rischio è quello di buttare la roba o che si contamini". Come testimoniano i titolari di alcune gelaterie di via del Corso: "Abbiamo messo il gelato nei surgelatori, ma non sappiamo quanto potranno reggere né quando ripartiremo. Ancora è presto per capire i danni, ma dopo tante ore di black out un pò di preoccupazione c’è".
Soprattutto tra chi non ha polizze assicurative alle spalle per questi eventi straordinari. Che di straordinario, per Cursano, hanno ben poco in realtà. "Non è la prima volta, la scorsa settimana è successo in San Lorenzo e in piazza dell’Unità - continua - Questi episodi sono emblematici. Ormai tutti stanno andando verso l’elettrico, anche per cucinare e non solo per i sistemi di condizionamento. Sempre più strutture ricettive, vuol dire un aumento di richiesta e quando la domanda supera di gran lunga l’offerta, il sistema non può reggere. È tutta la città in sovraccarico, tutti i servizi, non solo l’energia".