CARLO CASINI
Cronaca

Alta tensione al consolato Usa. Corteo forza i blocchi della polizia. Studente del collettivo denunciato

La manifestazione non autorizzata è arrivata sul Lungarno Vespucci dove gli animi si sono surriscaldati. La denuncia di un giovane: "Buttato a terra e trattenuto per ore". Digos al lavoro per le identificazioni.

Le tensioni davanti al consolato Usa davanti al blocco delle forze dell’ordine

Le tensioni davanti al consolato Usa davanti al blocco delle forze dell’ordine

FIRENZEHanno scioperato per protestare contro la guerra nella Striscia di Gaza e in favore della Global Sumud Flotilla, i circa 150 studenti del Collettivo K1 del liceo Machiavelli-Capponi insieme a quelli del liceo artistico di Porta Romana. Una manifestazione che si è poi trasformata in un corteo non preavvisato: i partecipanti si sono ritrovati in via Santo Spirito e poi diretti verso il consolato Usa dove l’area, già protetta da transenne, era presidiata dalla polizia. Alcuni studenti avrebbero cercato di forzare il blocco delle forze dell’ordine, uno di loro è stato prima fermato e poi rilasciato: è stato denunciato. La digos, intanto, è alle prese con l’identificazione dei partecipanti all’evento.

"Stamani, dopo esserci svegliati leggendo la notizia degli 11 bombardamenti alla Global Sumud Flotilla al largo della Grecia, abbiamo deciso di indire uno sciopero: abbiamo fatto un picchetto dove tante persone sono rimaste fuori da scuola per spezzare questa routine dell’indifferenza, la routine della normalità, della scuola, del lavoro che ci fa stare in silenzio, ci fa vivere in un mondo normale ma che normale non è perché siamo spettatori mondiali di un genocidio", spiega Francesco El Asmar, studente del Machiavelli.

"Ci siamo poi mossi verso il Consolato americano per fare un sit in pacifico, manifestare lì la complicità degli Stati Uniti in questi attacchi e nel genocidio a Gaza ancora in corso – denuncia il giovane –. Arrivati al Consolato, la polizia ci ha respinto e allontanato, io sono stato buttato a terra e tenuto per due ore circondato da due agenti". Secondo quanto emerso, il ragazzo non si sarebbe fermato allo sbarramento e quindi è stato poi controllato dagli agenti presenti.

"In una città in cui si può manifestare, si può far qualsiasi cosa, non si può mai manifestare al Consolato americano, come se fosse illegale, come se la democrazia di questo paese finisse nei confini del Consolato americano – si domanda –. Noi non lo accettiamo, abbiamo con determinazione provato a raggiungere il Consolato dopo che sono stato rilasciato e siamo rimasti in sit-in".

Ieri alle 20 e 30 si è anche tenuto un ulteriore corteo per dare sostegno alla Global Sumud Flotilla dopo gli attacchi alle imbarcazioni avvenuto nella notte in acque internazionali a largo di Creta. La manifestazione è partita da piazza Dalmazia: presenti anche ex Gkn e soggetti della galassia antagonista.

Pietro MecarozziCarlo Casini