NICOLA DIRENZONE
Cronaca

Dodici arresti per droga. L’impronta del pusher. Una foto tradisce la banda

Tre sodalizi criminali triangolavano stupefacenti tra Olanda, Firenze e Svizzera. I carabinieri li hanno scoperti dall’immagine di una mano con sopra la cocaina.

Le perquisizioni dei carabinieri scattate all’alba di ieri mattina a Firenze e in altre province

Le perquisizioni dei carabinieri scattate all’alba di ieri mattina a Firenze e in altre province

di Nicola Di RenzoneBORGO SAN LORENZODodici nuovi arresti dei Carabinieri della Compagnia di Borgo San Lorenzo, che continuano così a portare avanti e seguire le importanti e complesse ramificazioni di un’indagine che ha preso avvio nel 2020. Ieri mattina, a Firenze ed in altre nove province italiane, i Carabinieri della Compagnia di Borgo hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Firenze, su richiesta del pm della Dda Leopoldo De Gregorio, nei confronti di persone gravemente indiziate dei delitti di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Per altre due persone si sarebbe invece in attesa del mandato di arresto per provvedimenti analoghi da parte delle autorità elvetiche, per un totale appunto di dodici arresti.

L’indagine ha riguardato complessivamente 32 indagati e ha consentito di ricostruire, secondo quanto emerge dagli atti, l’attività di tre gruppi responsabili di un traffico di droga internazionale. Gli approfondimenti investigativi, condotti anche mediante accertamenti tecnici specialistici, hanno portato complessivamente al sequestro di circa due kg di cocaina, 22 kg di marijuana e circa mezzo chilo di hashish, nonché all’arresto in flagranza di quattro soggetti nel corso delle attività. Secondo quanto finora ricostruito, uno dei gruppi, composto esclusivamente da albanesi, si sarebbe occupato dell’importazione di cocaina dall’Olanda verso l’Italia con cessioni all’ingrosso. Un ulteriore gruppo esportava poi la cocaina da Firenze alla Svizzera per lo spaccio al dettaglio, anche di hashish e marijuana, svolto sia a Firenze che in altre province della Toscana nonché nel Cantone di Zurigo. Trasporti per i quali venivano usate auto dotate di doppio fondo, e anche autobus di linea a lunga percorrenza, con la droga occultata nei bagagli, confidando in minori controlli. Ma il traffico di droga non era a senso unico. Scoperta anche un’altra organizzazione, nata da una costola della prima, che era composta da soli albanesi, tra cui una donna, che si occupava dell’importazione dalla Svizzera all’Italia di importanti quantitativi di hashish per lo spaccio al dettaglio. Tutto è iniziato, spiega il capitano Francesco Ferrara, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, da un’impronta ricostruita a partire da una foto. Nel 2020, racconta, i Carabinieri riuscirono a intercettare, su una chat criptata, una foto che ritraeva della cocaina nel palmo di una mano, esibita con sicurezza come a vantare la qualità della coca. Questa foto, inviata ai Ris di Roma, permise di effettuare i primi arresti, e da lì è nata l’operazione che si sviluppa fino ad adesso.