
Altri quattro indagati con l’obbligo di dimora: tutti accusati di traffico internazionale di stupefacenti. La sostanza era nascosta in un appartamento di Massa, una cantina al Cinquale, in Versilia e Spezia.
di Alfredo Marchetti
Sono accusati di traffico internazionale di stupefacenti, facendo arrivare fiumi di hashish e marijuana dalla Spagna. Sono finiti in carcere nove persone e altri quattro sono stati raggiunti da altre misure cautelari come l’obbligo di dimora o di presentarsi alla stazione dei carabinieri. Ieri mattina all’alba è scattata l’operazione dei militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri, in collaborazione con il centro operativo della Dia di Firenze e coadiuvati dai militari del Comando provinciale apuano, del comando provinciale di Lucca, La Spezia e Milano, al nucleo elicotteri carabinieri di Pisa, ai nuclei cinofili carabinieri di Pisa, Firenze e Villanova d’Albenga, alla compagnia carabinieri di Pisa. I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal giudice Matteo Buffoni per le indagini preliminari del tribunale di Genova, su richiesta della Procura – Direzione distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di 13 indagati.
Nove di questi sono destinatari della custodia cautelare in carcere, ovvero Davide Belcaro di Massa, Iacopo Gatti di Pietrasanta, Luca De Giorgio di Rho, Luca Salini di Pietrasanta, Yuri Maggi di Pietrasanta, Alex Quartieri di Parma, Lorenzo Bruschi di Spezia, e Stefano Tronci di Firenze. Quattro di questi, ovvero Andreea Elena Ciolac originaria della Romania, Marta Grazzini di Pescia, Massimo Giansoltati di Spezia e Francesco Folini di Pietrasanta sono stati invece raggiunti dalle misure cautelari di obbligo di presentazione quotidiana alla stazione dei carabinieri territorialmente competente rispetto al loro luogo di abitazione e obbligo di dimora nel territorio del Comune dove è ubicata la loro abitazione.
La maxi operazione, nata nel 2023, è stata guidata dal procuratore Nicola Piacente e ha permesso agli investigatori, nel corso del tempo, di state arrestate in flagranza 18 persone e sequestrati circa 66 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, oltre a 4 pistole, ordigni esplosivi e munizioni nonché 129 mila euro in contanti. Gli attuali indagati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, importazione (dalla Spagna), trasporto, detenzione e vendita di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana.
L’associazione disponeva di mezzi per gli spostamenti e per il trasporto della sostanza stupefacente (autovetture e camion); di strumenti per comunicare (telefoni cellulari, smartphone, schede telefoniche anche estere e sistemi di messaggistica criptati); di luoghi dove stoccare ed occultare la sostanza stupefacente (appartamenti, cantine e box: nel dettaglio, in territorio toscano, la droga veniva custodita in una cantina a Massa, in due autorimesse a Camaiore, in un appartamento con cantina ubicato a Cinquale di Montignoso, in un immobile nel comune di Seravezza e in un box a Sarzana. Oltre a questo la compagine era rifornita di armi, munizioni e materie esplodenti.