
Corinto, esperto dell’associazione consumatori: "In Spagna politiche incisive"
"Firenze non è Barcellona né per dimensione, né per lungimiranza delle decisioni di governo". Lo sottolinea l’associazione nazionale di consumatori Aduc, con riferimento alle misure per contrastare l’overtourism. Spiega Gian Luigi Corinto, docente Geografia e marketing agroalimentare all’Università di Macerata: "Barcellona ha oltre 1,7 milioni di abitanti, Firenze circa 380.000. La capitale catalana ha circa 10.000 alloggi destinati all’affitto breve, la città dei Medici ne ha circa 16.000. Barcellona è una grande metropoli europea, Firenze una città di dimensioni medio-piccole, con grandi attrazioni culturali".
Dunque, spiega sempre Corinto, nonostante tali sproporzioni, il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, ha annunciato "l’intenzione di vietare tutti gli appartamenti turistici entro novembre 2028". Dal 2029 quindi gli appartamenti torneranno sul mercato come alloggi residenziali per uso abitativo. "Questa politica fa parte di un piano più ampio per contrastare l’eccesso di turismo, la crisi abitativa e l’aumento dei prezzi degli affitti, che negli ultimi anni a Barcellona sono saliti significativamente, anche del 14% in un anno o del 68% in dieci anni, a seconda delle fonti", dice il consulente dell’Aduc, che aggiunge come già adesso nuove licenze turistiche non vengano rilasciate in molte zone centrali, come Barri Gòtic, Eixample, Barceloneta, e El Born. Corinto ricorda come a Firenze, dove gli alloggi registrati al 31 dicembre 2024 per la locazione turistica mettono a disposizione circa 70.000 posti letto e gli annunci per interi appartamenti nel 2025 sono saliti a 13.043, il divieto nell’area tutelata dall’Unesco preveda "un periodo transitorio di tre anni dall’entrata in vigore (fino cioè al 2028), le unità già regolarmente destinate ad affitti brevi nel 2024 possono operare senza adeguarsi immediatamente al nuovo regime autorizzativo".
"Le differenze tra Barcellona e Firenze sono evidenti in tutta la loro drammaticità, soprattutto politica – conclude Corinto –. Il sindaco catalano ha preso una decisione netta e chiara per il prossimo futuro. A Firenze staremo a vedere, con preoccupazione, perché in Italia niente è più immutabile nel tempo di quello che è provvisorio".