ROSSELLA CONTE
Cronaca

Opposizione all’attacco: "È una pietra tombale. Smantellare task-force"

Stella (Fi): "Il Comune si occupi dei veri problemi"

Olre alle rimozioni, chi contravviene alla norma di Palazzo Vecchio rischia anche una multa di 400 euro

Olre alle rimozioni, chi contravviene alla norma di Palazzo Vecchio rischia anche una multa di 400 euro

"La decisione del Tar del Lazio è una vittoria della legalità e del buon senso: nel 2025 è folle pensare di vietare strumenti tecnologici che permettono il self check-in". È netta la reazione di Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartmentsFlorence, dopo la sentenza che ha annullato la circolare del Ministero dell’Interno sull’identificazione in presenza degli ospiti nelle locazioni turistiche. Un atto che secondo Fagnoni penalizzava ingiustamente un intero settore, già sottoposto a numerose restrizioni.

"Da mesi – aggiunge – denunciamo questa assurda linea punitiva contro gli affitti brevi. Penalizzare chi garantisce posti di lavoro e accoglienza in un sistema ricettivo sotto pressione è illogico".

Fagnoni lancia anche un appello diretto al Comune di Firenze, dove il nuovo regolamento sulle locazioni brevi – in vigore dal 31 maggio – prevede il divieto di self check-in: "Ora anche i Comuni che hanno seguito quella linea saranno costretti a fare marcia indietro".

"È venuto meno uno dei presupposti essenziali posti a fondamento della modifica del regolamento di polizia urbana adottata dal Comune di Firenze – commenta l’avvocato Riccardo Tagliaferri, che assiste molti proprietari di b&b –. La sentenza del Tar Lazio avrà dunque inevitabili effetti anche con riferimento ai ricorsi proposti avverso detto regolamento e attualmente pendenti dinanzi al Tar Toscana".

Critico anche Gianni Facchini, presidente di My Guest Friend: "Il Comune ha strumentalizzato il tema delle keybox, usandolo per portare avanti un atteggiamento puramente ideologico. È giusto rimuovere le cassette da cancelli e rastrelliere, ma da qui a vietare il self check-in ce ne passa. È stata una battaglia ideologica, come dimostrano le parole della sindaca: È partita la battaglia contro gli affitti brevi".

Sulla stessa linea Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che attacca frontalmente la giunta Funaro: "La sentenza è una pietra tombale sulle politiche anti-locazioni turistiche del Comune di Firenze. Chiediamo al sindaco di smantellare subito la task force voluta da Palazzo Vecchio per controllare gli appartamenti. Piuttosto, impieghino queste risorse per combattere la criminalità, visto che Firenze è seconda in Italia per numero di reati". Stella sottolinea come il Tar abbia riconosciuto l’illegittimità della circolare ministeriale, che creava un vantaggio per le strutture alberghiere a scapito degli affitti brevi, violando diritti fondamentali come la libertà d’impresa, di circolazione e il diritto di proprietà sanciti dalla Carta dei diritti dell’Unione europea. "Credo non ci sia da aggiungere altro – conclude –. Il Comune ritiri il regolamento e si occupi dei veri problemi della città".

In direzione contraria (e ostinata) Salviamo Firenze: "Liberare le nostre città dalla morsa degli affitti brevi non è un percorso facile, né un pranzo di gala", commenta il comitato diventato ‘un fenomeno’ nazionale dopo le X appiccicate sulle key box della città. Che poi cita Mao Zedong per commentare la sentenza: "Dal primo giorno – continuano –, con le nostre X, abbiamo posto l’accento sull’aspetto più volgare della vendita della nostra città, key box e tastierini, sapendo che sono solo il volto esteriore della mercificazione, che sono 2mila su quasi 18mila appartamenti sottratti alla residenza. E che noi vogliamo che da 18mila si scenda sotto i 10mila", spiega entrando nel merito Massimo Torelli, portavoce del comitato.

Rossella Conte