
Non ci sono limiti, ormai, alle strategie che mettono in atto i truffatori per spillare soldi. Stavolta il protagonista è...
Non ci sono limiti, ormai, alle strategie che mettono in atto i truffatori per spillare soldi. Stavolta il protagonista è un pacco fantasma o farlocco che qualcuno ha cercato di consegnare. Siamo a Fucecchio. Ed è successo nel parcheggio della Coop dove, ricordiamolo, di episodi spiacevoli nel tempo ce ne sono stati, in particolare ai danni delle persone intente a mettere la spesa in auto: borse sparite e quant’altro. Anche stavolta si è trattato di un tentativo di truffa, però andato a vuoto.
In questo caso – da quanto emerso – ad un signore "si è avvicinata una macchina (Clio arancione), con a bordo un soggetto che si è spacciato per un amico di scuola del figlio. Gli avrebbe voluto consegnare un pacco Amazon (destinato al giovane) dietro il pagamento di 99,90 euro". E per rendere più convincente il copione, il malvivente – si apprende – avrebbe persino messo in scena la finta telefonata all’amico in modo che l’uomo cadesse nel tranello. Ma fortunatamente l’uomo non ha abboccato e ha fatto presente la cosa alle guardie. Non era sfuggito, pare, neanche a loro di questa macchina che stava girando nel piazzale. Lo stesso episodio del finto pacco Amazon era già successo due mesi fa ad un’altra persona.
Quanto accaduto, raccontato sui social, ha fatto emergere nei commenti – fra sgomento e rabbia dei cittadini – la vastità del fenomeno delle truffe, i tanti volti con cui si presenta alle potenziali vittime. Spesso accuratamente selezionate dai malviventi. I truffatori sanno bene come sfruttare le emozioni delle vittime. Usano la paura, l’urgenza e la confusione per fare abbassare la guardia e convincere le persone a compiere azioni che normalmente non farebbero. Ad una signora – sempre a Fucecchio – è capitato di imbattersi nel pericolo due volte al cimitero, e altrettante volte davanti al cancello – sarebbe stata avvicinata da ragazzi in moto che "sapevano recitare bene". Poi ci sono classiche, come la truffa dello specchietto che, anche questa estate, ha imperversato sulla strade del Valdarno: ma in molte circostanze i carabinieri li hanno individuati. O quella dei soggetti che propongono l’acquisto di statuette religiose per sostenere, magari, una raccolta fondi destinata a finanziare un evento.
È successo negli anni scorsi a Fucecchio. E si è ripetuta nella limitrofa Santa Croce nei giorni scorsi. In questo caso una coppia – stando ai racconti – proponeva alle famiglie di acquistare statue di madonne e santi dicendo di essere incaricati dalla parrocchia per raccogliere offerte. Cambia il copione, ma lo scopo è sempre quello: spillare illecitamente denaro.
C. B.