GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

"La Pesa è di nuovo minacciata. Va cambiato il codice dell’ambiente"

"Ho lavorato con tutti i Comuni rivieraschi al Progetto di Paesaggio che potrebbe aiutarci davvero a costruire nel medio periodo...

Lorenzo Nesi

Lorenzo Nesi

"Ho lavorato con tutti i Comuni rivieraschi al Progetto di Paesaggio che potrebbe aiutarci davvero a costruire nel medio periodo un torrente diverso e che tra pochi giorni dovrebbe essere approvato dalla giunta regionale e da tutti i Comuni. Speriamo. In effetti qualcosa si inizia a vedere, ma serve uno sforzo ulteriore". Parola dell’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi, che da anni pone l’accento sulle criticità evidenziate in estate dalla Pesa. Due sere fa, tra l’altro, Nesi ha partecipato a Calenzano, in veste di ospite e di relatore, a un incontro incentrato sulla risorsa idrica. Ha ricordato il Contratto di fiume della Pesa, del quale fu fra i principali promotori e che conta oggi decine di soci istituzionali. Nesi ha puntato nuovamente il dito contro i prelievi idrici che, complice la siccità, promettono anche quest’anno di prosciugare la Pesa. "Il sogno più grande del Contratto di fiume è vedere i ragazzi che escono di casa, lasciano consolle e video, e tornano a vivere il torrente come si faceva una volta – ha aggiunto Nesi - purtroppo tra pochi giorni l’acqua scomparirà a causa dei nostri eccessivi prelievi. Pesci e anfibi inizieranno a morire, gli uccelli ittiofagi a mangiare a dismisura. Gli altri animali, compresi i mammiferi, avranno difficoltà a sopravvivere senz’acqua. L’ecosistema fluviale nuovamente messo in ginocchio". Nesi, se da un lato ha tenuto alta l’attenzione su questo problema, dall’altro ha ricordato in un post sui social come fare il bagno nella Pesa non sia vietato. Seppur osservando una serie di accortezze. "L’ambiente naturale può presentare pericoli e va approcciato con attenzione: non ci sono servizi di salvataggio, le acque interne non vengono controllate riguardo la balneabilità. Chi si bagna deve valutare e assumere autonomamente i rischi che ne derivano. Nell’ecosistema vivono piante e animali, che vanno rispettati e non danneggiati. E i rifiuti prodotti vanno riportati a casa". L’assessore auspica una modifica della normativa nazionale. "Abbiamo principi costituzionali che impongono la tutela degli ecosistemi, e leggi dello Stato che li sottomettono ai bisogni, anche non fondamentali dell’uomo – ha concluso - come annaffiare un giardino o lavare un piazzale. Tutti i corsi d’acqua stanno soffrendo la secca estiva ed ecosistemi interi rischiano di perdersi: cosa aspettiamo a modificare il Codice dell’Ambiente?".

Giovanni Fiorentino