GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Il Centro Semia cresce. Accordo con il Comune

Una convenzione decennale con l’Ente che istituzionalizza l’azione della onlus. Saranno create nuove strutture per ospitare gli animali selvatici in difficoltà.

Un vero “centro medico“ per la fauna selvatica che vi potrà trovare rifugio ed essere curata. E’ quel che prevede il Progetto unitario convenzionato per la definizione del Centro Semia Onlus, approvato dal Comune di Montespertoli pochi giorni fa (corredato da una convenzione tra le due parti che avrà durata decennale) che ha l’obiettivo di istituzionalizzare e definire ulteriormente un’esperienza di fatto già avviata sul territorio dalla medesima onlus. Quella di Semia, per l’appunto, che assiste già animali feriti o in difficoltà prendendosene cura grazie all’impegno dei volontari e alle donazioni. Il progetto dovrebbe essere presentato ufficialmente entro un paio di giorni e prevede la realizzazione di una serie di interventi a carico dell’associazione nell’area individuata di via del Bosco.

Le opere di interesse privato previste nel PUC consistono sommariamente nella realizzazione di manufatti precari "adibiti all’accoglienza di animali selvatici, alla degenza di fauna selvatica con mantenimento di prescrizioni terapeutiche, al ricondizionamento e alla liberazione di animali selvatici, alla custodia e mantenimento di mammiferi non rilasciabili, alla custodia e svezzamento di cuccioli orfani orientata al successivo rilascio e alla collaborazione a programmi scientifici e di ricerca". Un piano che porterà alla realizzazione di voliere, box in legno per la degenza degli animali e box in lamiera zincata: il disegno finale prescrive una serie di recinti riservati agli ungulati. Ci sarà uno spazio-degenza per i grandi carnivori, e spazi analoghi rispettivamente per mammiferi e uccelli. In un’altra area dell’appezzamento troverà spazio una "voliera di riabilitazione" per i volatili, accanto a una voliera per fasianidi e a un’altra per i pappagalli. Inoltre, verrà creato un laghetto di forma allungata e una fascia di terre rinforzate a monte del medesimo stagno per ricreare la scarpata esistente. Un accordo che dovrebbe permettere all’associazione Semia di implementare l’attività di cura e recupero degli animali che i volontari mettono già in atto, anche attraverso una maggior collaborazione con il Comune. Montespertoli si candida insomma a diventare sempre più un porto sicuro per gli animali selvatici.

Giovanni Fiorentino