
Viaggi a rate in crescita
Firenze, 25 giugno 2025 – Le vacanze si fanno, ma con più prudenza e budget ridotto. In un contesto di stipendi stagnanti e fiducia delle famiglie ancora sotto pressione, i toscani non rinunciano del tutto al momento di evasione estiva. Cambiano però modalità e durata: si parte meno, per periodi più brevi, si spende meno – circa 200 euro in meno come intenzioni di acquisto rispetto al 2024 – e, nei casi più critici, si chiede un prestito.
Cresce infatti nel 2025 il ricorso al credito per finanziare viaggi e vacanze, ma, secondo quanto emerge dai dati dell’osservatorio di Findomestic, in modo lento e in ogni caso si tratta ancora di un fenomeno marginale rispetto ad altri settori del credito al consumo. «Notiamo una crescita progressiva dei prestiti personali finalizzati al viaggio, così come dei pagamenti rateizzati con carta di credito, ma – sottolinea Claudio Bardazzi, responsabile dell’osservatorio di Findomestic – si tratta di importi contenuti e numeri ancora piccoli. Le famiglie preferiscono chiedere prestiti per ‘le spese importanti’, come ristrutturare casa, acquistare mobili, elettrodomestici e auto».
Tra le tendenze in atto c’è però un’attenzione maggiore per il benessere psicologico e la voglia di “staccare”, anche solo per pochi giorni. «Dopo due anni di inflazione che ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie italiane – continua Bardazzi – e una differenza tra prezzi e salari che a fine 2024 segna ancora una forbice di 8-9 punti percentuali, si cerca di difendere almeno qualche giorno di vacanza. Chi non ha la liquidità immediata sceglie così formule di pagamento dilazionato».
Il 56% degli italiani, sempre secondo l’ultima rilevazione dell’osservatorio Findomestic, ha già programmato le ferie estive 2025, ma l’atteggiamento resta cauto, con vacanze più brevi e spesa più contenuta. Non solo, ma in questo clima di incertezza, le intenzioni di acquisto in altri settori – come veicoli e mobili – sono in calo.