MONICA PIERACCINI
Economia

Pensioni in pagamento il 3 giugno in Toscana: in arrivo con due giorni di ritardo

Tagli da 50 euro per chi ha ricevuto bonus non dovuti, ma salgono le pensioni minime

Una sede Inps

Una sede Inps

Firenze, 27 maggio 2025  – Saranno in pagamento solo martedì 3 giugno le pensioni destinate a circa un milione di toscani, di cui il 52% donne e il 48% uomini. L’assegno arriverà con due giorni di ritardo rispetto al consueto primo del mese: il 1° giugno infatti cade di domenica e il 2 è Festa della Repubblica.

Ma c’è un’altra novità che riguarda alcuni pensionati: a partire da giugno, molti si vedranno decurtare l’importo mensile di 50 euro. Il motivo? Il recupero dei bonus una tantum da 150 o 200 euro introdotti dal governo Draghi nel 2022 e concessi sulla base dei dati fiscali provvisori relativi al 2021. Chi ha ricevuto indebitamente quei contributi – perché poi è risultato non averne diritto – dovrà restituirli. Il rimborso avverrà tramite trattenute mensili di 50 euro sulla pensione netta, fino al raggiungimento dell’importo da restituire, oppure, nei casi in cui non sia possibile applicare la detrazione diretta, attraverso un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA.

Aumentano le pensioni minime

A partire da giugno 2025, le pensioni minime beneficeranno di un aumento grazie all’adeguamento delle maggiorazioni sociali. L’importo mensile passerà dagli attuali 136,44 euro a 144,44 euro. Ciò comporterà un innalzamento dell’assegno complessivo, che potrà raggiungere i 747,84 euro mensili per coloro che soddisfano i requisiti per ottenere la maggiorazione piena.

Per accedere all’aumento, è necessario rientrare in specifici limiti reddituali:

  • Reddito personale annuo non superiore a 9.721,92 euro
  • Reddito coniugale complessivo non oltre 16.724,89 euro

Martedì 3 giugno sciopero nazionale Poste

Per chi si reca alle Poste per ritirare la pensione in contanti, occorre tenere presente (e quindi informarsi sui servizi) che proprio il 3 giugno è previsto uno sciopero nazionale del personale delle Poste proclamato da Cgil e Uil. Al centro della protesta, spiegano i sindacati, il piano di riorganizzazione che prevede tagli degli organici che renderanno sempre più difficile garantire servizi e lavoro di qualità.

Come sempre, inoltre, la pensione può essere ritirata in contanti fino ad un importo massimo di 1.000 euro netti, altrimenti va richiesto all’Inps l’accredito su conto corrente. Per ulteriori informazioni: www.inps.it.